"Casa ai rom e sportello Lgbt": le priorità di Gualtieri per Roma

Dopo 5 anni di Virginia Raggi, le priorità del candidato sindaco di Roma del Partito Democratico sono dare una casa ai rom e aprire uno sportello per i temi Lgbt. Intanto, Calenda lo punzecchia sui rifiuti

"Casa ai rom e sportello Lgbt": le priorità di Gualtieri per Roma

Sembra che le preoccupazioni più grandi del candidato sindaco di Roma del Partito Democratico, Roberto Gualtieri, siano due: farsi amico in tutto e per tutto la comunità Lgbt e dare casa ai rom.

Il candidato al Campidoglio in questa campagna elettorale non sta facendo altro che imitare Giuseppe Sala, sindaco di Milano, nelle parole chiave utilizzate per accaparrarsi i voti degli elettori. Roma, a sua detta, deve diventare "la città dei 15 minuti", il che significa: "Servizi più vicini e raggiungibili da tutti i cittadini. Una città policentrica fatta di prossimità, inclusione, eliminazione delle disparità. Roma deve diventare la città più verde d'Europa, votata alle opportunità per donne, giovani, una grande Capitale europea".

Senza dimenticare, ovviamente, la necessità che ha Gualtieri di poter rendere Roma "la città dell'uguaglianza, aperta a tutte le istanze Lgbt". Ha già annunciato in più occasioni, qualora diventasse primo cittadino, che sarà per lui una priorità creare un ufficio delegato ai temi Lgbt e un ufficio dedicato al contrasto delle discriminazioni. Oltre al fatto che la città aderirà alla Re.A.Dy. ossia la "Rete nazionale delle Regioni e degli Enti locali per prevenire e superare l'omotransfobia". Non poteva essere altrimenti dal momento che negli ultimi tempi il partito per cui Gualtieri è candidato si è impegnato molto affinché venisse approvato il discussissimo "Ddl Zan". Forse però, l'ex ministro dell'Economia del governo "Conte bis" non ha ancora capito che Roma non è Milano, sia per estensione territoriale che per priorità dei cittadini. In altre parole: se a Sala per raccimolare voti può bastare lo sfoggiare dei calzini arcobaleno, per Gualtieri dopo 5 anni di amministrazione Raggi, di certo non è sufficiente ammiccare alla comunità Lgbt.

Non finisce qui. Oltre che la comunità Lgbt, un'altra grande priorità di Gualtieri, sono i rom. La sua amministrazione, se vincerà, approverà un "piano interculturare per combattere le discriminazioni e il razzismo, per diffondere l'interculturalità della cittadinanza romana". Come riporta Libero, con tono quasi solenne, il candidato del centrosinistra ha annunciato: "Rilanceremo la Rete dei centri interculturali per promuovere l'incontro tra famiglie e culture differenti e supereremo l'approccio entico e meramente securitario al tema ripristinando la legalità attraverso la transizione degli aventi diritto verso alloggi regolari".

Lo scorso 23 giugno, ospite dell'Associazione 21 luglio, onlus che si occupa dei diritti di rom, sinti e camminanti, era stato ancora più specifico: "Occorre saper dialogare con i soggetti che nei campi lavorano, per aiutare chi vive nei campi ad accedere agli strumenti ordinari di inclusione, come la casa. Occorre un cambio di paradigma culturale".

A queste parole è stata immediata la reazione dell'esponente di Forza Italia Maurizio Gasparri: "Preferisce gli stranieri ai romani; i clandestini agli italiani che vivono in una condizione di disagio in tante periferie. Il programma del PD e di Gualtieri è: prima gli stranieri, sempre e comunque. Noi siamo invece per difendere e migliorare le nostre città, amministrate in modo devastante da sindaci grillini o di sinistra che devono essere mandati a casa".

Oltre a rom e istanze Lgbt, qualche volta Gualtieri ricorda alcune di quelle che in questo momento dovrebbero essere le vere priorità di una città sempre più sporca con cassonetti colmi di rifiuti che spesso invadono anche la strada. L'obiettivo del centrosinistra è "compiere quegli interventi strutturali che non sono stati fatti questi cinque anni" e Gualtieri promette: raggiungere il 70% di raccolta differenziata entro la fine della consiliatura e ridurre la Tari del 20%. In particolare su quest'ultimo punto non sono mancate le critiche di Calenda il quale ha accusato Gualtieri di aver copiato il suo programma ma togliendo, per convenienza, dei punti necessari: "Sono felice che Roberto abbia ripreso il nostro piano rifiuti.

Dalla bioraffineria ai tritovagliatori - punzecchia il leader di Azione, anche lui candidato - ma eludere i due punti cardine (termovalorizzatore e integrazione Ama-Acea) per non scontentare Regione e sindacati, è un grave errore. Peccato".

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