Hackerata la tv russa, Kiev rivendica

"Regalo per il compleanno di Putin". Lo Zar venerdì incontra il presidente iraniano

Hackerata la tv russa, Kiev rivendica
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Mentre Putin spegneva 72 candeline, hacker ucraini spegnevano le principali stazioni radiotelevisive della Russia. Il gruppo «Sudo rm-RF» ha deciso di festeggiare in questo modo il compleanno dello zar di Mosca. Erano le 6 del mattino quando in un solo istante una ventina di canali televisivi, compresa l'ammiraglia Rossiya-1 e l'all-news Rossiya-24, hanno smesso di trasmettere sia via etere che online. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha parlato di «un attacco hacker senza precedenti alle infrastrutture digitali», mentre l'intelligence di Kiev si è assunta la paternità dell'operazione. Le trasmissioni online e i servizi interni sono andati in tilt e anche internet e la telefonia hanno smesso di funzionare per buona parte della giornata. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, ha spiegato che i media russi sono diventati da tempo «bersaglio di una guerra ibrida destinata a proseguire». La Zakharova ha inoltre denunciato che «le forze armate ucraine continuano a utilizzare sistematicamente sostanze chimiche tossiche contro soldati e civili. Sappiamo per certo che programmano attentati per poi far ricadere su di noi le responsabilità».

In risposta al sabotaggio tv, hacker filo-russi hanno preso di mira diversi siti internet governativi in Belgio, minacciando di colpire l'andamento delle elezioni di domenica e definendo il premier De Croo «assassino», per il trasferimento di unità di artiglieria in Ucraina.

Il compleanno di Putin si è svolto in tono minore rispetto agli anni passati, non solo per il cyberattacco. Come riportato dalla Tass, il presidente ha trascorso la giornata al lavoro, «ricevendo congratulazioni dei leader stranieri, partecipando a incontri istituzionali», e mantenendo un basso profilo in un momento di crescenti tensioni internazionali, mentre è confermato che venerdì incontrerà il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Tensioni di cui ha parlato il ministro degli Esteri Lavrov, sostenendo che Mosca continuerà a combattere fino a quando non saranno eliminate le minacce provenienti dall'Ucraina. «Non abbiamo altra scelta che continuare l'operazione militare speciale, soprattutto ora che il regime di Kiev ha invaso i nostri territori».

Sul campo gli 007 della Difesa di Kiev hanno messo fuori uso il dragamine Aleksandr Obukhov della flotta del Baltico. La nave era di base nella città di Baltiysk. Gli ucraini hanno inoltre colpito con un attacco di droni il terminale petrolifero di Feodosia (Crimea). L'impianto rifornisce l'esercito russo e dalla località sono state evacuate 300 persone. Un attacco missilistico di Mosca ha invece danneggiato una nave civile battente bandiera di Saint Kitts e Nevis carica di grano nel porto ucraino di Pivdennyi. Kiev ha respinto un'aggressione con missili ipersonici Kinzhal sulla capitale; alcuni detriti sono caduti in tre distretti, senza provocare danni.

Le armate russe hanno preso il controllo di Hrodivka (Donetsk), a 13 km da Pokrovsk, sganciato quattro bombe aeree sul Kherson (19 feriti, tra cui 3 bambini), e distrutto un hub di munizioni nel Sumy.

L'aviazione russa ha effettuato 12 raid sul Kursk per far arretrare il nemico, mentre gli ucraini riconquistano terreno nel Kharkiv, annunciando anche la liberazione di prigionieri.

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