Kfar Aza Amichai Chikli è uno dei membri più influenti del governo israeliano, ministro per gli Affari della Diaspora e per gli Affari Sociali, intervistato per Il Giornale al Kibbutz Kfar Aza, uno dei più colpiti dai terroristi di Hamas a pochi chilometri da Gaza.
Ministro, cosa prova a vedere la devastazione di questo Kibbutz da parte di Hamas con le case bruciate, i muri crivellati dai colpi e l'odore del sangue dei morti che ancora si sente?
(Fa un lungo sospiro mentre in sottofondo si sente il rumore dell'artiglieria israeliana, ndr) «Un profondo dolore. Un dolore che mi pone davanti anche alle responsabilità del governo, dell'esercito e di tutti gli enti che non hanno compiuto il loro dovere per proteggere i cittadini. Detto ciò, ora siamo in guerra e l'unica cosa che conta è vincere il terrorismo islamico, poi ci saranno delle domande a cui dover rispondere».
Cosa non ha funzionato?
«Abbiamo sbagliato sul rapporto intessuto con Hamas, abbiamo pensato che volessero governare Gaza e garantire ai loro cittadini prosperità e stabilità ma non è così, sono unicamente un'organizzazione terroristica islamista che vuole il sangue del suo popolo e divide il mondo in fedeli e infedeli. Come Hamas, anche l'Isis e Al Qaida non hanno a che fare con la vera religione: vogliono solo la morte degli infedeli».
Dopo le dichiarazioni del Segretario generale dell'ONU Guterres, cosa vi aspettate dalle Nazioni Unite?
«Il segretario Guterres dovrebbe impegnarsi a garantire la restituzione degli ostaggi israeliani, dovrebbe parlare dei bambini trucidati dai terroristi, delle persone lasciate a bruciare dentro le loro case. Non dovrebbe parlare delle giustificazioni di ciò che ha fatto Hamas. Guterres con le sue dichiarazioni ha giustificato Hamas».
Cosa pensa delle parole di Hamas in cui si sostiene che il 7 ottobre è solo l'inizio?
«Quello che continuiamo a dire all'Occidente: attenti a non prendere posizione perché Hamas e altri sono molto chiari nelle loro intenzioni. Ad esempio l'Iran è molto chiaro su questo. Come Hamas, l'Iran vuole la dissoluzione di Israele e lo stesso vale per l'Europa e la civiltà occidentale. Noi stiamo difendendo l'Occidente. Ciò non significa che siamo contro i musulmani, ad esempio con l'Arabia Saudita stavamo per stringere un accordo fondamentale».
Quindi per lei è ancora possibile un accordo con l'Arabia Saudita?
«Sì, penso che l'Iran stia per perdere alcune delle sue principali basi e forze originali nella regione. Ma qui abbiamo bisogno che l'Europa sia con noi, se non si vuole che la guerra arrivi in Europa, bisogna distruggere e togliere le armi all'Iran, dobbiamo tagliare i tentacoli alla piovra».
Come risponde a chi accusa Israele di fare vittime civili a Gaza?
«Per due settimane abbiamo chiesto ai civili nella parte settentrionale della Striscia di Gaza di evacuare la regione per evitare vittime civili. Per due settimane prima del nostro ingresso, Hamas ha fatto tutto il possibile per evitare che ciò avvenisse perché se sono fuori i civili perde il suo scudo migliore: il popolo palestinese».
Siete soddisfatti della posizione assunta dal governo italiano nella guerra?
«Sì, vogliamo ringraziare il popolo
italiano. Questo è il momento della verità e serve chiarezza morale. Ciò che vediamo dal governo italiano è chiarezza morale, esattamente il contrario di quello che abbiamo visto da parte dell'ONU e del Segretario Generale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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