La lite tra il principe Harry e il gruppo del Sun finisce con un accordo extragiudiziale dell'ultimo minuto. Il processo che avrebbe visto sul banco degli imputati News Group Newspapers, il gruppo editoriale di Rupert Murdoch ( accusato di intrusioni nella vita privata del Principe e dell'ex leader laburista Tom Watson attraverso intercettazioni telefoniche e l'ottenimento di documenti personali e riservati ottenuti illegalmente da investigatori privati che lavoravano per il gruppo tra il 1996 e il 2011), dopo essere sospeso per due volte il giorno prima proprio su richiesta dei legali delle parti, si è concluso fuori dall'aula grazie ad un accordo che prevede il pagamento delle spese giudiziarie di 10 milioni di sterline sostenute dai contendenti, un risarcimento sostanziale di cui ancora non si conosce l'ammontare esatto e un attestato di scuse nei confronti del duca di Sussex e di sua madre Diana già diffuso pubblicamente ieri. «La monumentale vittoria» dichiarata dal legale di Harry, David Sherborne, che ieri a Londra ha letto fuori dal Tribunale una nota da parte del Principe, fa riferimento soprattutto all'ammissione di colpa messa nero su bianco dal gruppo e a quel comunicato di scuse che mai, finora, i vertici del tabloid avevano accettato di redarre.
«Una vittoria monumentale - ha detto ieri Sherborne - che rappresenta anche una rivincita per tutti coloro che sono stati costretti a rinunciare alla battaglia legale contro il gruppo». Il secondogenito di Diana e Carlo e Watson erano infatti rimasti gli unici a proseguire nella causa civile, perché le decine di altre vittime più o meno illustri avevano raggiunto un accordo in precedenza ammettendo di non potersi permettere di arrivare in tribunale a causa delle altissime spese legali che avrebbero dovuto sostenere. Tra questi vi sono l'attore Hugh Grant e l'attrice Sienna Miller, cospicuamente risarciti da News Group Newspapers. «Il gruppo è stato finalmente chiamato a rispondere per le sue attività illegali e il suo spudorato disprezzo per la legge. Il risultato di oggi mostra la resilienza del Principe Harry e di Lord Tom Watson». Va spiegato però che, secondo molti analisti, a vincere ieri sono stati in due. Certamente Il duca di Sussex e Watson, ma anche lo stesso NGN che ha ammesso soltanto le responsabilità degli investigatori privati, ma non quella dei giornalisti o dei direttori coinvolti nello scandalo delle intercettazioni che portò, non solo alla chiusura del giornale, ma anche all'arresto del corrispondente reale di News of The World e a quello dell'allora amministratore delegato di News International (ora News Uk) Rebekah Brooks poi assolta dalle accuse.
Essere costretto ad affrontare un processo pubblico, con decine di testimonianze e rischiare una condanna da parte dell'Alta Corte di Londra era esattamente quello che il gruppo di Murdoch voleva evitare per il Sun. Valeva quindi la pena, di presentare delle scuse per «l'impatto avuto sul Principe dall'ampia copertura e della grave intrusione nella sua vita privata nonché in quella della defunta madre Diana».
Scuse e ammissioni che potrebbero portare anche a tutta una serie di dimissioni importanti all'interno di News Uk, a partire proprio dalla stessa Brooks che, dopo il Proscioglimento dalle accuse, era stata riassunta da Murdoch. Ora sia Harry che Thompson stanno chiedendo un'inchiesta parlamentare e di polizia perché vengano ammesse, «non solo le attività illegali commesse, ma anche lo spergiuro e gli insabbiamenti avvenuti lungo il percorso».
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