Una decisione non è stata ancora presa, ma è «altamente probabile che la Finlandia entri nella Nato». E i tempi non dovrebbero essere lunghi, come ipotizzato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il ministro finlandese per gli Affari europei Tytti Tuppurainen ritiene al contrario che «il processo di candidatura dovrebbe essere il più rapido possibile». Ne ha parlato in un'intervista a Sky News, riportata dal Guardian, in cui definisce «brutale» la guerra in Ucraina.
L'invasione ha avuto l'effetto di «un campanello d'allarme» per il popolo finlandese, ormai in gran parte a favore all'adesione del Paese alla Nato. Ne è convinto anche Jyrki Katainen, primo ministro della Finlandia dal 2011 al 2014 e uno dei vicepresidenti nella Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker: «Con l'attacco della Russia all'Ucraina, i finlandesi hanno visto cosa possono fare i russi: aggredire i vicini indipendenti in modo crudele. L'opinione pubblica e quella dei leader politici è cambiata drasticamente, tutti i partiti sono ora favorevoli all'adesione alla Nato», confida al Corriere della Sera, auspicando che la Svezia faccia domanda nello stesso momento. Ma se così non fosse, la Finlandia andrebbe avanti da sola. La domanda potrebbe essere presentata in poche settimane, non prima che la questione venga discussa in Parlamento.
La possibilità che Finlandia e Svezia possano aderire alla Nato, fa irrigidire Mosca, che accusa «forze esterne» di aver orchestrato una «campagna» ad hoc. «L'obiettivo è quello di continuare a sviluppare il potenziale militare e l'espansione geografica per creare un altro fianco per le minacce alla Russia», spiega la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Per il Cremlino la cosa «avrebbe implicazioni negative per la pace e la stabilità nell'Europa del Nord. E non darebbe a Helsinki e Stoccolma maggiore sicurezza». Inoltre, aggiunge la Zakharova, ci sarebbero «conseguenze» sulle «relazioni bilaterali» tra i Paesi e per «l'architettura della sicurezza europea nel suo insieme». Si era già espresso in proposito sul su Telegram anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev, sostenendo che se i due Paesi entreranno nella Nato «la Russia rafforzerà i suoi confini occidentali», sia le truppe di terra che il sistema di difesa aerea, schierando consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia. Il ministro Tuppurainen sembra intenzionato a tirare dritto, nonostante la retorica ostile del Cremlino: «Ogni Paese ha il diritto di fare i propri accordi di sicurezza. Quindi dobbiamo essere molto attenti a non limitare il nostro spazio di manovra.
Qualsiasi cosa la Russia stia dicendo ovviamente la stiamo ascoltando, ma stiamo prendendo le nostre decisioni in base ai nostri interessi e alle nostre condizioni, alla nostra considerazione della situazione generale».
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