Hibuki, il cane anti trauma israeliano aiuta i bimbi a superare ansia e paure

Inventato da uno psicologo ha già curato oltre centomila piccoli al confine di Gaza. Un benefattore Usa ora ne finanzia la produzione

Hibuki, il cane anti trauma israeliano aiuta i bimbi a superare ansia e paure

Sergei ha cinque anni e arriva da Mariupol, la città cancellata dalla faccia della terra. Ha visto le persone morire intorno a lui e non ha parlato da 10 giorni; quando è arrivato al campo profughi gli hanno dato un cagnolino di pezza. In apparenza uno come tanti. Se lo è tenuto stretto, lo ha accarezzato e perfino consolato. Era un Hibuki: il peluche curativo inventato da uno psicologo israeliano diventato uno strumento eccezionale per risolvere i traumi dei bambini. Sergei tutto questo non lo sa, ma lui l'Hibuki non lo ha più lasciato e dopo giorni di buio è tornato a sorridere.

Bambini paralizzati dalla paura, che hanno visto crollare tutto attorno a loro. Hanno perso i genitori, ad alcuni gli hanno scritto il loro nome sulla schiena. Hibuki, «Huggy», abbracci in ebraico, grandi occhi tristi a capanna e lunghe zampe da gettarsi al collo, è arrivato in Ucraina, ma ha fatto il suo esordio in Israele, merito dello psicologo Shai Hen-Gal che aveva in cura 3mila bambini alle prese con la Seconda Guerra del Libano.

I risultati sono stati sorprendenti, tanto che sono stati poi curati 100.000 bambini a Sderot e nelle comunità di confine di Gaza. Dopo lo tsunami del 2011, Hen-Gal si è recato più volte in Giappone. I risultati sono stati pubblicati in un articolo del prestigioso Journal of Pediatrics, tra le pubblicazioni più importanti in quel campo. Anche a Tehran è stata usata la stessa tecnica per aiutare i bambini traumatizzati. L'importante come spiega lui al quotidiano israeliano Haaretz è agire in fretta.

«La prima cosa che fanno i bambini quando prendono in mano un cagnolino Hibuki, dice Hen-Gal, è abbracciarlo. Si legano immediatamente a lui». L'empatia è fondamentale per aprire un canale, «E quando chiedi al bambino come si sente Hibuki risponde: è triste. Chiedi perché, e lui allora proietta i suoi sentimenti sul peluche. Ad esempio, dirà: Stanno sparando a casa di Hibuki o Hibuki ha paura che succeda qualcosa a suo padre». «Diamo loro il pupazzo come regalo e diciamo: devi prenderti cura di lui. Se si spaventa di notte, aiutalo ad addormentarsi. Calmalo e portalo all'asilo o a scuola». I bambini assumono un ruolo attivo, che facilita una sorta di auto-calmante. Invece di concentrarsi sulle proprie ansie, concentrano la loro attenzione altrove. «Abbiamo scoperto che i bambini che hanno ricevuto il cagnolino soffrono meno di ansia e di depressione. Più si prendono cura di lui, meglio si sentono». Il potere di Zoom ha permesso di creare un ponte. Pochi giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, Hen-Gal ha ricevuto una telefonata da una consulente educativa di Ashdod, Dafna Sharon, hanno tenuto una sessione di formazione per un gruppo di 450 psicologi in Ucraina, poi la voce si è sparsa. Un benefattore americano è il segno della provvidenza, in Israele non ce ne erano abbastanza per tutti e farli produrre in tempi brevi dalla Cina impossibile. Qualcuno li ha fatti con i calzini, con quello che capitava, perchè l'importante è fare in fretta. E allora Dafna ha pensato di farli produrre localmente: dopo tutto, ci sono parti dell'Ucraina in cui le fabbriche funzionano regolarmente e così, incredibilmente, le poste. Il benefattore americano ha pagato per i primi mille cagnolini da produrre in Ucraina, dando così lavoro a sarte locali e organizzando una rete per fare arrivare gli Hibuki ucraini ai bambini anche nei luoghi di accoglienza all'interno del paese, pressoché irraggiungibili se non attraverso corridoi umanitari.

A Bodgan la guerra in Ucraina gli ha portato via il papà. Ogni tanto scoppia a piangere, «Oggi, nel bel mezzo di un'attività, ha iniziato a piangere e una bambina di nome Nadia gli ha regalato il suo Hibuki». Il lavoro del dottor Hen-Gal funziona.

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