Pennette alle zucchine o al salmone. Spaghetti pomodoro e basilico. Lasagne. Pomodori al riso. E ancora: spigole, sogliole e ricciole. E poi carne, frutta, contorni. Quello che colpisce del ristorante della Camera, però, non è la varietà del menù ma i prezzi. Ai dipendenti un pasto completo costa 5 euro, ai militari e ai pompieri 7 euro e ai parlamentari 10 euro. Per gli ospiti, invece, il prezzo sale a 12,80. Tutto compreso: primo, secondo, contorno e frutta. Alla faccia della spending review.
La pacchia non è destinata a durare a lungo. Il ristorante di San Macuto ha già chiuso. I ristoranti di Camera e Senato, invece, hanno ritoccato i prezzi all'insù. Lo stesso ha fatto la buvette. Resta il self service di piazza San Silvestro. Lì, i prezzi sono ancora stracciatissimi. I prezzi farebbero impallidire gli anti casta più agguerriti. A patto che a questi non sia concesso sedersi al banchetto. Lo stellato Ferdinando Dino Alberti, che a inizio legislatura pubblicava lo scontrino su Facebook per chiedere ai suoi follower se fosse giusto pagare così poco per un pasto, si è adeguato in fretta. Come riporta Claudio Marincola sul Messaggero, "un primo al Marini self service può costare anche 1,40 euro; un secondo a base di pesce o carne 2,80. Un contorno 1,05, la frutta 80 centesimi. Acqua minerale, coperto e pane gratis".
538em;">Prezzi invidiabilissimi, insomma. Ma la qualità? Pure. Perché la Milano 90 srl si premura di far arrivare il pesce fresco un paio di volte alla settimana. La tracciabilità del cibo, va da sé, è certa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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