I genitori della bambina: "Fateci entrare nell'ex hotel"

Nuovi tasselli che potrebbero rivelarsi importanti per capire chi possa aver rapito sua figlia

Una parte della facciata dell'ex hotel Astor, dove vive la piccola Kata
Una parte della facciata dell'ex hotel Astor, dove vive la piccola Kata
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Nuovi tasselli che potrebbero rivelarsi importanti per capire chi possa aver rapito sua figlia. Miguel Angel Romero Chicclo, il padre della piccola Kataleya scomparsa a Firenze il 10 giugno, avrebbe aggiunto nuovi racconti su alcuni episodi e fatti avvenuti nel corso degli ultimi mesi durante l'occupazione dell'ex hotel Astor. In questi dieci giorni della piccola non si è avuta più alcuna notizia.ù

Ieri l'uomo è tornato a parlare con il sostituto procuratore Christine von Borries, uno dei magistrati che coordina le indagini e che lo aveva già sentito subito dopo la sua liberazione. Fino a qualche giorno fa, infatti, il papà di Kata era in carcere, dove stava scontando una condanna per reati contro il patrimonio, poi è stato liberato anche con la speranza che potesse contribuire al ritrovamento della bimba. I suoi ricordi potrebbero infatti rivelarsi importanti perché la scomparsa della piccola è quasi certamente legata al racket degli affitti nello stabile occupato abusivamente per lo più da famiglie peruviane, come quella di Kata.

Famiglie che da qualche giorno sono state sgomberate. Dopo lo sgombero la struttura è stata messa sotto sequestro e poi passata al setaccio dagli investigatori. Un sopralluogo accuratissimo effettuato utilizzando macchinari di precisione, a cui ieri ne è seguito un altro. Il primo giorno nel sottotetto è stato trovato un vano segreto, ma nessuna traccia di Kata. Mentre in un tombino è stato recuperato un cellulare. Anche ieri le perquisizioni sono andate avanti senza esito.

Adesso i legali della famiglia hanno presentato alla Procura di Firenze un'istanza affinché - non appena esauriti gli accertamenti di polizia giudiziaria condotti dai reparti specializzati dei carabinieri - possano entrare nella struttura per effettuare un proprio sopralluogo insieme a Luciano Garofano, il generale dei carabinieri in congedo, già comandante del Ris di Parma, nominato consulente della famiglia di Kata.

Gli investigatori hanno infine disposto accertamenti sulla telecamera di un privato che potrebbe fornire le immagini relative all'ingresso di un'area adiacente al cortile dell'hotel Astor.

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