I genitori, le emorragie e il volontariato all'oratorio. Tutti i dubbi da chiarire

"Lucida e indecifrabile": studiava scienze dell'infanzia e si dava pugni sulla pancia

I genitori, le emorragie e il volontariato all'oratorio. Tutti i dubbi da chiarire
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La verità, a volte, non basta. Il caso di Traversetolo non è chiuso, non solo perché non lo sono le indagini, ma anche perché servirà tempo per capire e metabolizzare come nel 2024 una studentessa «normale» possa trasformarsi in una Medea solitaria, nell'indifferenza di tutti.

Ad oggi Chiara avrebbe agito da sola: zittiti i pettegolezzi di paese, restano i dubbi. Come può una madre non accorgersi di due gravidanze della figlia ed, anzi, collegare quelle due «emorragie», a distanza di un anno e mezzo, solo quando gli inquirenti ritrovano il primo corpicino sepolto in giardino. Come può una figlia temere il giudizio di un padre che, invece, si sarebbe dichiarato agli inquirenti «felice di diventare nonno». Come si può studiare scienza dell'Educazione, fare la babysitter e la volontaria in oratorio perché «si amano i bambini» e seppellirne in giardino due, appena messi al mondo, senza pensare ad un'alternativa, ma decidendo di guardarli in volto prima di lasciarli morire. Come si può preferire di cercare l'aborto, sì, ma non nei termini di legge, bensì anche fumando, pure qualche canna, bevendo e sempre navigando i meandri di internet per cercare «erbe per abortire, pugni allo stomaco incinta». Come si può nascondere questo abisso, ma continuare a frequentare un fidanzato «reo» forse solo di non aver pensato che i figli si fanno in due e servono precauzioni se non si vogliono. Come si può preferire di rischiare la salute e la libertà proprie, senza pensare di chiedere aiuto. Non è consueto vedere inquirenti navigati restare senza riposte.

I genitori della ragazza sono stati indagati, ma la loro posizione è stralciata. Sentite le amiche: quel che emerge racconta più di distrazione che di complicità e favoreggiamento. Dalle analisi del Labanof della Statale di Milano, con i difficili esami sui resti del primo bimbo del 2023, si potrà al massimo avere un inasprimento dei capi di imputazione, per un secondo omicidio volontario. Chiara è apparsa lucida «anche se dovrà prendere coscienza dei suoi gesti»: per questo, in questa prima fase, sono stati preferiti i domiciliari e, anche per questo, sembra difficile intravedere, ad oggi, un percorso di infermità. Anche il Ris di Parma sta per concludere il suo compito: ancora qualche dettaglio poi la scienza avrà detto tutto «Lasciandoci con quello che Tolstoj definisce insondabile» spiega il generale Giampietro Lago che ammette di non ricordare un caso simile nella sua carriera.

In paese ora si vuole celebrare il funerale ai due fratellini. Il sindaco arriva, a favore di telecamere, con un mazzo di fiori bianchi da lasciare davanti alla villetta di Vignale. «Nessuno ci aveva pensato». Già, in molti qui non avevano pensato e capito molte cose.

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