Riccardo Fraccaro, ministro pentastellato per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta, vuole riuscire dove altri hanno fallito: abolire il Cnel. "In tanti lo hanno detto, noi lo faremo", ha tuonato il grillino durante un'intervista all'Huffington Post. E "se non saranno Camera e Senato a farlo con i due terzi dei voti, ci sarà un referendum". Perché d'altronde - aggiunge - non c'è "niente di più bello che restituire la parola ai cittadini". Insomma, se proprio dobbiamo dirla tutta, a provare ad abolire il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro ci ha già provato qualcun altro. E proprio "restituendo la parola ai cittadini". Ma in quel lontano - o non così tanto - referendum del 4 dicembre 2016 promosso da Renzi cosa aveva fatto il M5s? Aveva votato "no". Fraccaro, però, spiega che la sua intenzione sarebbe quella di chiedere al Parlamento di esprimersi su una singola proposta di riforma che parli, appunto, esclusivamente dell'abolizone di Villa Lubin.
Che dire, il ministro grillino vuole a tutti i costi riuscire in questa impresa. Ma al momento le strategie non sembrano delle migliori. Uno dei punti più delicati della possibile riforma riguarda infatti il futuro dei 60 consiglieri. Che fine faranno? Boh, ancora non ne ha idea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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