I grillini si scatenano contro i Benetton. E Di Battista esagera: "Io li disprezzo"

Toninelli e Buffagni contro la privatizzazione. Il Pd resta silente

I grillini si scatenano contro i Benetton. E Di Battista esagera: "Io li disprezzo"

Gli arresti dell'ex ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci e di altri ex manager della società per una costola delle indagini sul crollo del ponte Morandi di Genova fa esultare i Cinque stelle, da sempre in trincea contro la controllata di Atlantia. E se da Paola De Micheli, titolare del Mit in quota Pd, ancora in serata non si registravano commenti, gli esponenti pentastellati invece fanno piovere dichiarazioni al vetriolo, cogliendo l'assist per tentare la spallata al concessionario.

Parla, per esempio, il predecessore di De Micheli, Danilo Toninelli, che definisce gli arresti di ieri non certo «un fulmine a ciel sereno», e aggiunge: «Una cosa è certa, questi filoni di indagine evidenziano già il fallimento del sistema delle concessioni ai privati messo a punto dalla politica da fine anni 90 fino a prima che arrivassimo noi». Ma il senatore M5s va anche oltre, rivendicando la battaglia del Movimento per «fare giustizia» dopo il crollo del ponte Morandi e per «mettere fine a questo ignobile meccanismo di gestione delle infrastrutture autostradali». Una battaglia che, secondo Toninelli, il M5s ha combattuto da solo «mentre gli altri partiti tacevano o addirittura difendevano questi colossi del casello autostradale». Una posizione condivisa anche dal capo politico pentastellato Vito Crimi («Siamo stati spesso soli a combattere»), mentre Alessandro Di Battista entra pure lui a gamba tesa sugli arresti, puntando il dito ancora più esplicitamente contro gli altri partiti. «Disprezzo la famiglia Benetton attacca il big pentastellato in un articolo su Tpi chiedendo ancora la revoca delle concessioni - ma disprezzo altresì un'intera classe politica che al posto di fare gli interessi della collettività ha svenduto opere pubbliche ad imprenditori privati che, di fatto, le hanno pagate aumentando i pedaggi». E se Di Battista «non dimentica», se la prende anche con le Sardine per il flirt con Benetton, uno dei loro «punti di riferimento» che però in passato scrive «Dibba» - ha finanziato la Lega, ossia «un partito che reputano pseudo-squadrista».

E va all'attacco senza mezze misure anche il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, che su Facebook commenta così gli arresti: «Non si specula sulla vita degli italiani risparmiando sulla sicurezza per aumentare gli utili. La giustizia farà il suo corso ma certa politica e certa stampa conclude - dovrebbero smetterla una buona volta di difendere l'indifendibile. Andremo fino in fondo».

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