I neonazisti su Telegram. "Usciamo dal virtuale"

Anche un minore tra i 12 indagati. Propaganda social. Sequestrate copie del "Mein Kampf" e dei tirapugni

I neonazisti su Telegram. "Usciamo dal virtuale"
00:00 00:00

Per diffondere le loro idee antisemite e razziste usavano Telegram, proponendosi - per iniziare «l'impegno concreto nel mondo reale» - di «tirare fuori i camerati dal virtuale». Dodici giovani, esponenti di gruppi di estrema destra, sono indagati dalla Procura di Milano con l'accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale. Sono per lo più studenti universitari iscritti a varie facoltà, tra cui Lingue, Storia, Filosofia, Lettere Classiche e Veterinaria. Ci sono poi un 24enne comasco che lavora come impiegato in una fabbrica in Svizzera e un 17enne che frequenta l'ultimo anno delle superiori, la cui posizione è al vaglio della Procura dei minorenni.

Su gruppi Telegram da nomi emblematici - Tricolore sangue italico, Ordine Attivo Terzista, Spirito Fascista, Rinascita Popolare Italiana e Sangue e Suolo - propagandavano idee naziste e fasciste fondate sulla superiorità della razza bianca e sull'odio razziale nei confronti degli ebrei. E istigavano «a commettere atti di violenza per motivi etnici e razziali». L'operazione «Genus album», condotta dalla polizia postale lombarda e dalla Digos di Milano e coordinata dal pm Leonardo Lesti, ha portato al sequestro di diverse armi ad aria compressa e da softair, tra cui un fucile e una pistola automatica, di bandiere con i simboli del nazismo e del fascismo, di volantini di propaganda e account social oltre che di diversi dispositivi elettronici. Gli investigatori stanno passando al setaccio chat di messaggistica istantanea su WhatsApp, Messenger, Telegram e tutti i canali social alla ricerca di fotografie, file e documenti di propaganda.

Durante le perquisizioni, effettuate nelle abitazioni dei ragazzi in tutta Italia, sono state trovate copie del «Mein Kampf» di Hitler, simboli e vessilli neonazisti e tirapugni. Dalle indagini, riferite al periodo che va dal dicembre 2023 al settembre 2024, condotte effettuando intercettazioni telefoniche e analizzando le conversazioni sui social, sono emersi contenuti nazionalsocialisti, razzisti ed antisemiti. Telegram era la piattaforma prediletta per trattare tematiche dell'estrema destra «suprematista e filonazista», discussioni dalle quali emergevano continui incitamenti alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali ed etnici. Nel mirino tutti coloro che non appartengo alla «razza ariana».

In concreto i 12 giovanissimi indagati avrebbero organizzato raduni in presenza per «cambiare lo stato delle cose», ritenendo insufficiente solo l'appartenenza ai gruppi Telegram senza un «impegno concreto nel mondo reale». Non risulta però che siano poi passati all'azione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica