Presentati i simboli. E in uno spunta il nome di Draghi...

Sono oltre 100 i simboli che sono stati presentati al Viminale in attesa di convalida: in bacheca anche "Italiani con Draghi. Rinascimento". Da Palazzo Chigi però dichiarano di non sapere nulla

Presentati i simboli. E in uno spunta il nome di Draghi...

Alle 16 di oggi è scaduto il termine per presentare i simboli elettorali in vista delle elezioni del 25 settembre. Tutti i principali partiti, e quelli che devono ancora effettuare la raccolta delle firme, hanno presentato il loro segno distintivo al Viminale. In extremis, è stato presentato anche un simbolo che richiama l'ex presidente del Consiglio, Mario Draghi. Poco prima delle 16, sulla bacheca del ministero degli Interni è comparso il simbolo con la scritta "Italiani con Draghi. Rinascimento".

Secondo quanto si apprende dal Viminale, il simbolo sarebbe stato presentato dal signor Cristiano Aresu. Da Palazzo Chigi, interpellati sull'argomento, hanno dichiarato di non sapere nulla su questo contrassegno. "È un'iniziativa che non ha alcun avallo da parte di Draghi e che non soddisfa perciò i requisiti di trasparenza", dicono da Palazzo Chigi. Il simbolo è corredato da una fascia tricolore. Non risultano al momento collegamenti evidenti tra il presentatore del simbolo e il premier dimissionario. La presentazione del simbolo al Viminale non garantisce comunque a "Italiani con Draghi. Rinascimento" di essere presente nelle schede elettorali, visto che mancano ancora due step prima della conferma. Infatti, per quanto il simbolo sia stato affisso alla bacheca del Viminale, non ha ancora ottenuto la luce verde, così come gli altri. E, se venisse accettato dal Viminale, dovrebbe comunque effettuare la raccolta delle firme per poter essere presentato sulle schede elettorali. Tuttavia, è difficile che il simbolo possa passare il controllo del Viminale proprio perché, come sottolineano da Palazzo Chigi, utilizza il nome di Mario Draghi che non è a conoscenza dell'iniziativa e, quindi, non rispetta i requisiti di trasparenza richiesti. Questo simbolo non va confuso con quello "Rinascimento" presentato da Vittorio Sgarbi, nel quale è presente il simbolo della Cappella Sistina.

"Per quello che vediamo quest'anno, il numero dei contrassegni depositati è in linea con quello del 2018, cioè intorno al centinaio. Ed è comunque più di quello che si poteva immaginare visto il periodo estivo", spiega Gabriele Maestri, giurista ed esperto di simboli, nonché curatore del sito I simboli della discordia. Maestri ha fatto anche notare come ci sia anche una "discreta simbologia della Prima Repubblica che resiste".

Maestri ha messo in evidenza anche che Forza Italia è il primo partito italiano ad aver inserito nel suo simbolo un richiamo all'Europa. Ma a fronte dei circa 100 simboli presentati, a detta di Maestri non saranno più di 15 quelli che arriveranno sulla scheda elettorale.

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