Per la prima volta nella sua storia, la Germania ha la concreta prospettiva che la prossima cancelliera sia una Verde: si chiama Annalena Baerbock, da giovane praticava lo sport del salto al trampolino, ha quarant'anni e due figlie, è una politologa con esperienza di politica internazionale e la sua ascesa nel panorama politico tedesco è stata fulminea. Alla fine, i Verdi hanno scelto lei invece del «filosofo» Robert Habeck nella corsa alla cancelleria e, soprattutto, per proporsi come la forza politica trainante di una Germania post-merkeliana.
Una primizia assoluta: non solo per la prima volta i Verdi annunciano la propria candidatura alla cancelleria con buone chances di farcela (nei sondaggi viaggiano stabilmente sopra il 20% dei consensi, a pochi punti dalla Cdu/Csu di Frau Merkel), ma anche dal punto di vista dell'immagine il senso di novità era completo questa mattina, quando Habeck, il co-leader dei Verdi, tecnicamente uno dei contendenti alla candidatura, si è presentato sul palco per annunciare sorridente che era la sua collega ad esser stata scelta per correre a prendere il posto oggi occupato dalla «donna più potente del mondo», come certificato dalla rivista Forbes. «Volevamo ambedue candidarci alla cancelleria, ma alla fine lo può fare una persona sola», ha detto Habeck presentando la candidatura di Baerbock. Per aggiungere, subito dopo: «Ho sempre considerato il potere come qualcosa in cui si cresce insieme e non si lotta l'uno contro l'altro, nel segno di un ideale politica».
Evidente il riferimento all'altra battaglia politica che sta tenendo banco in questi giorni in Germania, quella su chi sarà il candidato cancelliere in casa Cdu/Csu, dilaniata dalla rovente sfida tra Armin Laschet, capo dei cristiano-democratici, e Markus Soeder, leader dei cristiano-sociali bavaresi.
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