I vitalizi spaccano (ancora) il Pd

Il dem Sposetti promette: "A settembre affosso la legge". Ma Zanda stoppa i ribelli: "Insabbiare? Non se ne parla"

I vitalizi spaccano (ancora) il Pd

La legge sui vitalizi dei parlamentari spacca - ancora - il Partito democratico.

Mentre deputati e senatori sono ancora in vacanza, a far scatenare la bufera è ora Ugo Sposetti che in un colloquio con il Fatto e con Repubblica ieri prometteva una battaglia contro la legge che prevede il calcolo contributivo e l'innalzamento dell'età pensionabile anche per l'assegno pensionistico dei parlamentari: "Organizzerò la rivolta in Senato contro il provvedimento approvato alla Camera".

"Ma perché bisogna dare fastidio a tutte quelle donne che hanno diritto alla pensione di reversibilità, per essere state accanto a mariti impegnati in politica? Parliamo di signore di 85 o 90 anni, che vivono di quello. E io mi preoccupo per loro", ha detto. E ancora: "Ci sono alcuni che dovrebbero stare zitti, è vero. Ai miei colleghi di partito però chiedo: Emma Bonino o Emanuele Macaluso, che hanno dedicato la loro vita a battaglie per la democrazia e per il Paese, che ti hanno fatto?".

E oggi pare che non sia l'unico tra i democratici a "tramare" contro la legge. Come racconta oggi Repubblica, sono diversi i senatori - dentro e fuori il Pd - critici.

Al punto che il capogruppo dem a Palazzo Madama deve richiamare i suoi all'ordine e all'unità: "Insabbiare il provvedimento? Non se ne parla", ha detto Luigi Zanda, all'Adnkronos, ribadendo la volontà del Pd di andare avanti sul ddl: "Esaminarlo con attenzione, certamente. Inizieremo con l'esame di costituzionalità che regge gran parte della normativa"

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