"Immigrati a Buchenwald". È bufera sul consigliere

Il consigliere di Riva del Garda Luca Grazioli su Facebook: "Ennesima protesta degli Immigrati in un albergo 3 stelle... Una vacanza a Buchenwald no?"

"Immigrati a Buchenwald". È bufera sul consigliere

Il consigliere comunale di Riva del Garda Luca Balota Grazioli è finito sotto una pioggia di critiche inarrestabile. A scatenare la polemica, come racconta l'Adige, è ancora un post pubblicato su Facebook. "Ennesima protesta da parte degli immigrati perché in un albergo 3 stelle, a Isernia, non hanno l'acqua minerale ma solo quella del rubinetto. Le camere con tivù satellitare e aria condizionata non bastano... Una vacanza a Buchenwald no?", ha scritto il consigliere del Gruppo Misto.

La "vacanza a Buchenwald", campo di sterminio nazista dove perirono oltre 56mila persone, ha acceso una polemica senza precedenti. Il sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner ha preso le distanze dal post di Grazioli ricordando come negli ultimi giorni l'amministrazione comunale abbia avviato "un tavolo di confronto con i cittadini non italiani" per "aprire un percorso che possa intensificare e migliorare il processo di integrazione anche nella nostra realtà". "Io non entro nel merito della questione immigrati e di come il signor Grazioli intende affrontarla - ha commentato il presidente dell'Anpi dell'Alto Garda, Gianantonio Pfleger - dico solo che inneggiare a Buchenwald è demenziale. E quindi chi lo fa è un demente. Spero solo che il diretto interessato abbia la coscienza di ripensarci a freddo...". Il presidente della Comunità di Valle Salvador Valandro ha invitato Grazioli a "informarsi e conoscere la storia" prima di parlare. "Grazioli dovrebbe stare molto più attento con le parole - ha concluso Valandro - visto e considerato che è anche e ancora un rappresentante del consiglio comunale di Riva".

Anche l'ex compagno di partito Davide Delaini, consigliere in Comunità di Valle, ha preso le distanze da Grazioli accusandolo di aver "dimostrato per l'ennesima volta la propria ignoranza".

"Si può discutere su come l'Italia affronta la questione immigrazione ma eventualmente le critiche vanno rivolte a chi fa le leggi - ha commentato Delaini - dopodiché, visto che mia moglie è polacca, invito il signor Grazioli a farsi un giro ad Auschwitz per rendersi conto di cosa sta parlando...".

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