Immobile, incidente e accuse. "Era rosso". "No, lui correva"

Schianto tra il Suv e un tram: per il calciatore costola fratturata e trauma alla colonna. In auto c'erano le figlie

Immobile, incidente e accuse. "Era rosso". "No, lui correva"

Di incidenti stradali in cui è coinvolto un calciatore sono piene la storia e le cronache. Ma quello che è capitato ieri a Roma a Ciro Immobile, 33 anni, attaccante della Lazio e della nazionale, non sembrerebbe appartenere al capitolo giovani ricchi e gradassi con l'auto potente e il piede pesante. Era mattina e l'attaccante aveva a bordo le sue figlie di 10 e 8 anni, le stava accompagnando a un saggio di danza. Uno scenario familiare che sembrerebbe escludere bravate, anche se qualcuno sui social farà poi notare il post delle 23,17 di sabato della moglie di Immobile, Jessica Malena: un video in cui i due partecipano a una serata piuttosto vivace al Crazy Pizza di Briatore in via Veneto. Ma da qui a immaginare che il calciatore la mattina dopo fosse stanco o poco lucido ce ne vuole.

Per fortuna tutto si è risolto con tanta paura, qualche ammaccatura e terrificanti immagini dell'auto di Immobile semidistrutta. E meno male che ieri mattina il bomber ha scelto il Suv e non l'auto più piccola. «Se fossimo stati nella macchina piccola non so cosa poteva succedere, ce la siamo vista bruttissima», dirà poi al telefono al suo procuratore Marco Sommella, aggiungendo: «Una botta incredibile, una manciata di secondi in cui ho pensato soltanto a proteggere le mie bambine. Un incubo, ho temuto per loro. Per fortuna sia noi che il conducente del tram siamo qui a parlarne».

Tutto è avvenuto attorno alle 8,30 in piazza Cinque Giornate, a poche centinaia di metri da piazza della Libertà, dove la Lazio fu fondata 123 anni fa. Un punto della città che gli automobilisti romani conoscono bene, dalla viabilità complessa, dove ponte Matteotti scavalca il Tevere e conduce al rione Prati. Il calciatore è a bordo della sua Land Rover Defender (buffo nome per un attaccante) e si scontra violentemente con la fiancata sinistra del tram 19 dell'Atac. Un urto talmente violento che, come spiegherà ore dopo l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patané «il carrello del tram, che in quel punto pesa sei tonnellate, è uscito dal binario ed è andato sopra il rilievo». Controverse le responsabilità: Immobile e alcuni testimoni accusano il tranviere di essere passato col rosso ma quest'ultimo, visibilmente turbato, avrebbe raccontato ad alcuni colleghi di essere passato regolarmente col verde e che la Land Rover sarebbe sopraggiunta a velocità elevata. C'è sul tavolo anche l'ipotesi che il dipendente Atac abbia avuto un lieve malore. Sotto accusa anche la sincronizzazione dei semafori all'incrocio, che secondo alcuni non sarebbe perfetta. A chiarire la dinamica potrebbero essere i video delle telecamere della piazza e le testimonianze, in particolare quella di un automobilista fermo al semaforo. Il Suv e il tram sono stati sequestrati.

Nell'incidente sono rimasti feriti in modo piuttosto lieve dodici persone, tra le quali otto passeggeri del 19. Il calciatore ha riportato un trauma distorsivo della colonna vertebrale e la frattura composta dell'undicesima costola destra ed è rimasto in osservazione presso il reparto di medicina di urgenza del Gemelli. Quasi illese anche le due bambine: la più grande, Michela, è andata col padre al Gemelli e ha dovuto indossare un collarino, mentre la più piccola, Giorgia, è stata visitata al Bambino Gesù: più spavento che danni. In ospedale è finito anche il tranviere, che è stato medicato all'Umberto I e dimesso con una prognosi di sette giorni. «L'ho sentito telefonicamente - ha detto Patanè -.

La sua preoccupazione erano le bambine di Immobile». Il servizio del tram è stato sospeso e sostituito da un bus e il Codacons ha annunciato un esposto «per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio a carico di chi sarà ritenuto responsabile».

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