Inchiesta "spese pazze": archiviazione per Bonaccini

La richiesta sarà valutata ora dal gip. Il candidato Pd delle prossime primarie regionali in Emilia-Romagna aveva chiesto di essere ascoltato

Inchiesta "spese pazze": archiviazione per Bonaccini

La Procura di Bologna ha chiesto l'archiviazione per Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del Pd in Emilia Romagna. Bonaccini era finito nell'inchiesta sulle "spese pazze" dell'assemblea legislativa.

Il segretario regionale uscente del Pd in Emilia Romagna non era l'unico indagato. Le accuse di peculato si erano abbattute anche su altri consiglieri. La richiesta di archiviazione, firmata dai pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi, è stata inoltrata al giudice delle indagini preliminari che dovrà decidere se dare il benestare. Se la richiesta dovesse essere accolta, il candidato potrebbe dunque presentarsi alle primarie regionali del 23 novembre prossimo senza un'indagine sul suo conto.

Secondo quanto riferisce l'avvocato di Bonaccini, Vittorio Manes, al segretario regionale erano state

contestate spese illecite per circa 4.000 euro. Bonaccini si era autosospeso dal partito dopo aver saputo di essere stato iscritto nel registro degli indagati e aveva espressamente chiesto di essere sentito dagli inquirenti.

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