Incognita ferie sui vaccini. "L'estate è a rischio flop"

Timori per possibili "diserzioni" dei richiami in luglio e agosto. Il ministero studia il dossier

Incognita ferie sui vaccini. "L'estate è a rischio  flop"

Sulla campagna vaccinazioni pende l'incognita vacanze. Almeno per una buona parte dei 60enni e 70enni che verrà vaccinata nelle prossime settimane. In particolar modo, dopo l'autorizzazione a tempi più dilatati tra un'iniezione e l'altra, si corre il rischio che una persona vaccinata alla fine di giugno venga richiamata a metà agosto. E questo vorrebbe dire o costringere un anziano a restare in città con il caldo torrido per completare il ciclo di vaccinazione o, peggio ancora, vedere gli appuntamenti saltare con il rischio che la campagna vaccinale subisca un rallentamento proprio nel momento in cui si sta per completare il giro dei più fragili.

Lo staff del commissario straordinario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo è perfettamente consapevole dell'incognita estate. «Non stiamo affatto trascurando questo rischio - specificano i collaboratori del generale - ma un'eventuale soluzione andrà coordinata con il ministero della Salute. La nostra priorità resta quella di proteggere la fasce deboli e gli anziani, affronteremo eventuali problematiche».

Qualcosa andrà deciso prima che la minaccia disdette d'agosto abbia inizio (trasformandosi per altro in un accumulo di appuntamenti a settembre). Insomma, l'algoritmo delle prenotazioni di Poste Italiane dovrà tenere conto anche di questo e considerare che, in tanti casi, non si potranno rinviare le seconde iniezioni oltre certe tempistiche. E tanto meno si potranno sospendere le vaccinazioni «per ferie». Insomma, bisognerà trovare il modo di non smorzare l'impennata della campagna vaccinale portata dall'arrivo di 45 milioni di fiale entro giugno (il doppio di quelle ricevute da dicembre a marzo). «Il generale Figliuolo e l'ingegnere Curcio mi hanno rassicurato rispetto a quella data che è la fine di giugno per la vaccinazione di tutti gli over 60, che è l'obiettivo che ci permetterà di stare più tranquilli perché non avremo più terapie intensive e reparti Covid intasati - garantisce il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro - Mi hanno rassicurato che quel termine di fine giugno sarà anticipato e quindi inizieremo prima a vaccinare anche le altri classi anagrafiche. Ho capito che ci saranno delle classi anagrafiche più ampie dopo i 60enni e si potranno fare le vaccinazioni per quelle classi anagrafiche anche all'interno delle aziende, in modo da accelerare perché stanno arrivando altre dosi di vaccini. Questo mi fa sperare che per quest'estate avremo superato la fase emergenziale, certo dovremo mantenere restrizioni e limitazioni. Ma il fatto che, l'estate, come è accaduto l'anno scorso, l'indice di contagiosità si abbassa in maniera naturale e sta aumentando notevolmente la campagna vaccinale, mi fa pensare davvero che potremmo fare il patto per l'estate con i cittadini». In Veneto, dove i 70enni saranno tutti vaccinati entro un paio di settimane, il rischio estate potrebbe invece ricadere sulla fascia 60enni e 50enni, che sono quelli che maggiormente si muovono per le vacanze estive.

In ogni caso la campagna procede. Ed entro la fine della settimana dovrebbe raggiungere la quota delle tanto agognate 500mila dosi al giorno. Non solo, sembra risolto anche il problema scorte, agli sgoccioli in parecchie regioni e fondamentali per la seconda dose.

«Giovedì arrivano 2 milioni di dosi Astrazeneca che saranno fruibili fra il 30 aprile e il primo maggio» assicura Figliuolo autorizzando di fatto di dar fondo alle fiale in magazzino, certo di nuovi rifornimenti. Per l'inizio di maggio, aggiunge, «arriverà da un minimo di 2,5 milioni a un massimo di 2,7 milioni di dosi»

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