Ha l'aspetto di una ragazza come tante, la peggiore killer seriale di bambini della storia moderna britannica. Capelli lunghi e lisci, occhi grigio-azzurri e uno sguardo freddo e assente, privo di emozioni, Lucy Letby, un'infermiera di 33 anni, ieri è stata condannata all'ergastolo perché colpevole di aver ucciso 7 neonati e di aver tentato di assassinarne altre sei, nell'unità prenatale del Countess of Chester Hospital dove lavorava. Tra le sue vittime vi sono due fratellini di due coppie di tre gemelli identici, uccisi a distanza di 24 ore uno dall'altro, un neonato che pesava meno di un chilo e una bimba nata prematura morta al quarto tentativo.
La sentenza della corte di Manchester è giunta dopo molti giorni di quello che è stato uno dei più lunghi e dolorosi processi della storia recente. In una nota letta fuori dal tribunale i parenti delle vittime hanno dichiarato che «giustizia è fatta», ma nessuna punizione «cancellerà il grande dolore, la rabbia e lo stress che questa esperienza ci ha causato». «Alcune famiglie non hanno avuto il verdetto che si aspettavano - hanno aggiunto i genitori dei bambini - il nostro cuore è spezzato, siamo devastati. E non sapremo mai che cosa è accaduto veramente». L'accusata si è rifiutata di tornare in aula per ascoltare la sentenza, ma ad un'udienza preliminare era scoppiata in lacrime mentre la madre Susan piangendo aveva detto: «Non può essere vero, non è giusto». La sentenza spiega che Letby ha portato a termine le uccisioni «con calcolo e a sangue freddo», quando aveva circa vent'anni. Per la giuria è stato difficile ascoltare la descrizione dei suoi orribili delitti, insopportabile per le mamme e i papà di quei neonati uccisi con iniezioni di aria nei corpicini o con l'inserimento di un tubo in gola. Quando, tra il 2015 e il 2016, ha tentato di uccidere due neonati mettendo dell'insulina nel tubo di alimentazione, è stata segnalata alla polizia e finalmente arrestata nel 2018. La detective Nicola Evans, della polizia del Cheshire, l'ha descritta come un'assassina determinata e insensibile che ha approfittato della fiducia delle persone per eliminare i bimbi di cui avrebbe dovuto prendersi cura.
«Letby operava in bella vista, abusava della fiducia della gente - ha spiegato Evans - non solo dei genitori dei bambini, ma anche dei colleghi che lavoravano con lei e degli amici». La donna ha sempre protestato la sua innocenza, dicendo ai giurati di essere «devastata» dalle accuse che le sono state rivolte. «Io ho sempre fatto soltanto del mio meglio per prendermi cura dei piccoli - ha dichiarato - ero lì per aiutare e assistere e non per far loro del male».
Dell'inchiesta, che ancora non è chiusa, si sta occupando una squadra di 70 detective. I neonatologi stanno esaminando i dati di più di 4mila neonati nati al Liverpool Women's hospitals e al Countess of Chester, i due ospedali dove ha lavorato la donna, tra il 2012 e il 2016.
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