Insegue la compagna: accoltellata e uccisa in terrazzo

Arrestato un 67enne colombiano, che ha confessato il delitto: "Non so cosa mi sia successo"

Insegue la compagna: accoltellata e uccisa in terrazzo

Roma. Femminicidio sul lungotevere Marconi. Arbelaez Gonzales, 67 anni, badante colombiano, uccide la compagna, Monica Lorenza Mejia Vallejo, 44 anni, al termine dell'ennesima lite. «Attinta da colpi di coltello», scrivono sul verbale gli agenti del commissariato San Paolo accorsi alle 15 di ieri in via Federico Guarducci, una parallela di viale Marconi, allertati dalla sala operativa.

Decine di chiamate al 112, difatti, da parte dei vicini allarmati dalle urla disperate. L'uomo lavora come assistente infermieristico per un uomo gravemente allettato, figlio della proprietaria di casa. Lei, Monica Lorenza, da un paio di mesi era convivente del suo assassino. Sono passate da poco le 14,30 di ieri. I due litigano e gridano. Lui le si avventa contro. La donna cerca aiuto strillando a più non posso dal balcone dopo esser stata accoltellata una prima volta.

«Mi sta ammazzando» urla. «Dal quinto piano Monica, con i vestiti sporchi di sangue, gridava» raccontano i testimoni della lite.

L'uomo, come una furia, si scaglia sulla vittima afferrandola per le spalle e la trascina di nuovo nell'appartamento. Pianti e suppliche non servono a nulla. In cucina, in pochi secondi, la mattanza. Monica Vallejo si accascia senza vita sul pavimento, accoltellata più volte all'addome e alle braccia con una lama da macellaio. Arma trovata a terra e sequestrata dalla polizia. Arbelaez Gonzales rimane impassibile. Quando arrivano gli agenti, pronti a sfondare la porta, il 67enne apre come si niente fosse. In camera da letto c'è l'uomo malato.

«Non so cosa mi è preso, ho perso la testa» le uniche parole del colombiano mentre viene ammanettato e portato in questura. Qui la confessione. Il medico legale, dal canto suo, non può far altro che constatare la morte. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, i due da qualche settimana avevano screzi, sempre violenti. Liti molto animate tanto che qualcuno avrebbe voluto parlarne con l'amministratore. I vicini sono stati ascoltati fino a sera per chiarire soprattutto i motivi che hanno spinto il sudamericano a uccidere la connazionale.

Fra le ipotesi quella che la 44enne lo avrebbe voluto lasciare per un altro uomo o, semplicemente, per una vita migliore. Non ha fatto in tempo.

Nei prossimi giorni l'esame autoptico e l'interrogatorio di garanzia del killer.

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