Bersaglio di insulti (anche sessisti) sui social di elettori «governativi», soprattutto leghisti ma anche grillini e di dure critiche anche dai colleghi di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo si affanna ad assicurare: «Non sono certo passata a sinistra». E spiega in diverse interviste che è salita sulla Sea Watch perché «verificare la situazione di persona e cercare una soluzione per queste persone mi è sembrata una scelta naturale e umana».
Il partito ha preso le distanze dalla sua iniziativa, «autonoma e personale», anche se lo stesso leader è favorevole allo sbarco dei 47 della nave. E lei dice: «Con Berlusconi ho parlato a lungo, nessun problema, anzi».
Il Cavaliere, rinfrancato dagli ultimi sondaggi che danno Fi in risalita all'11%, con la Lega al 30, il M5s in flessione al 25 e il Pd al 18, deve pensare anche a tenere il centrodestra unito. Il 10 febbraio ci solo le regionali in Abruzzo e il candidato unitario Marsilio viene dato in testa al 37%, prima del grillino (32) e di quello del centrosinistra(30). Ma che la linea dettata dai vertici di Fi sia più «umanitaria» di quella della Lega, pur con l'obiettivo comune, è evidente. E così rispetto a Fdi, che invoca il blocco navale. Infatti, il vicepremier Matteo Salvini usa toni di sfida: «Sono convinto che il 26 maggio avremo mandato per cambiare, dopo l'Italia, anche l'Europa. Se a Berlusconi va bene così buon per lui, penso che molti italiani si aspettano un'Europa che non rompa le scatole su mille temi».
In realtà, per Fi il problema dei migranti va risolto nella Ue, con le quote nei 28 Paesi e in Africa, con un piano Marshall per aiutare gli Stati da cui maggiori sono le partenze, oltre che con la riforma del regolamento di Dublino e gli accordi per le espulsioni. «È inaccettabile - scrive su Twitter il presidente dell'Europarlamento e numero due azzurro, Antonio Tajani - che gli Stati membri si girino dall'altra parte di fronte a quello che succede nel Mediterraneo. Così tradiscono il progetto europeo e le aspettative dei cittadini. Si approvi subito l'accordo sulla redistribuzione obbligatoria votato dal Parlamento europeo». Solo che a Bruxelles il governo gialloverde, con la Lega sovranista, dice altro.
Quella di Fi è una posizione articolata e di lungo respiro, più difficile da comunicare del semplice «porti chiusi» salviniano. Secondo i sondaggisti interpellati dall'AdnKronos (Swg, Istituto Piepoli, Ispo) il blitz della Prestigiacomo «non fa cambiare idea agli elettori di Fi, che continuano a preferire la linea di Salvini sui migranti». Gli azzurri sono spiazzati soprattutto perché la parlamentare siciliana ha agito con Leu e radicali. Per il governatore ligure Giovanni Toti, andando «in ordine sparso si confondono gli elettori e si spinge la Lega verso i 5Stelle». Per Paolo Romani è un'iniziativa «mediatica». È l'ala più vicina al Carroccio, ma anche tra gli altri prevale il malumore. La vicepresidente della Camera Mara Carfagna, più che difendere la Prestigiacomo attacca il governo: «Prendersela con il più debole del cortile è da codardi e vigliacchi.
Uno Stato forte non lo fa. Assicura la sicurezza dei cittadini e la lotta contro trafficanti di esseri umani e scafisti non si combatte facendo prigioniere le loro vittime, ma con la forza della legge, giocando un ruolo in Libia e in Europa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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