La violenza verbale che infesta il mondo del web, ed i social in particolare, è dura da estirpare. Nonostante le discussioni per porre un argine al dilagare di questo vergognoso fenomeno e tutti i proclami fatti da Facebook che ha imposto regole precise per gli utenti della piattaforma, i comportamenti scorretti continuano. Questa volta a farne le spese è Rachele Mussolini, consigliera comunale della lista civica “Con Giorgia” e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale. L’esponente politico, figlia di Romano Mussolini e nipote di Benito, ha dovuto subire un attacco da parte dell'ex br Raimondo Etro che sul social si è lasciato ad andare a un commento a dir poco squallido condito da epiteti volgari e sessisti.
''Rachele Mussolini, figlia di Romano Mussolini, nipote di Benito Mussolini, sorella di Alessandra ed Elisabetta, cugina di Adolfo Mussolini, cognata di Ugo Mussolini, suocera di Claretta Mussolini, nuora di Eva Mussolini, partner di Ninetta Mussolini, meglio nota come ‘a zoccola di via Veneto ci spiega come “quando c’era lui, caro lei ‘n gul ‘a soreta'', è stato il post che Etro ha accompagnato ad un video dell’intervento della Mussolini alla trasmissione web “Ci vediamo a via Veneto.”
La consigliera comunale, però, non ci sta e passa all’attacco. La Mussolini ha dichiarato che''oggi stesso darò mandato ai miei avvocati affinché sporgano querela nei confronti dell'ex br Raimondo Etro. Non sono disposta a tollerare gli insulti personali e sessisti di questo codardo che mi apostrofa con parole volgari''. ''Questo "signore"- ha continuato- condannato in concorso per il sequestro e l’omicidio di Aldo Moro e per la strage della sua scorta, vada a guadagnarsi da vivere lavorando piuttosto che continuare a campare sulle spalle degli italiani, usufruendo del reddito di cittadinanza''.
Ma la Mussolini vuole sanzioni per Etro anche da Facebook, social sempre pronto almeno a parole a punire con la chiusura delle pagine chi usa la piattaforma per lanciare insulti e minacce. ''Adesso, dopo le offese che mi ha rivolto su Fb, considerata la policy che questo social dice di adottare- ha dichiarato la consigliera comunale- mi aspetto che gli venga oscurato il profilo. In caso contrario avrò anche un'altra conferma: Zuckerberg banna solo i contenuti postati dalla sottoscritta e dai suoi familiari e che non sono di suo gradimento''.
Su questo ultimo punto la Mussolini rincara la dose. Contattata telefonicamente, ricorda che Facebook non le consente neanche di scrivere dei semplici auguri per il nonno. ''Non posto nulla di particolare eppure il social mi blocca'', ha dichiarato amareggiata la consigliera comunale che poi ha aggiunto come il suo cognome a volte venga scritto o nascosto in base alle circostanze e alle esigenze.
Esempio è quanto accaduto su due giornali pochi giorni fa. A fine gennaio la Mussolini aveva presentato un esposto in merito al tema della mobilità e alle barriere architettoniche che ghettizzano i disabili. Dopo la denuncia, anche la Procura regionale e la Corte dei Conti avevano aperto un fascicolo. La notizia è stata ripresa da Il Tempo e da Repubblica. Il primo quotidiano indicava il nome dell’autore dell’esposto, sul secondo nessuna citazione. ''Perché?'', si chiede polemicamente Rachele ben sapendo che difficilmente avrà una risposta.
Quest’ultima ha sottolineato che ''si parla di violenza sulle donne e poi accadono cose come questa. Un attacco contro di me gratuito e farneticante fatto da un personaggio'' che in passato ha anche rivolto le sue attenzioni a Giorgia Meloni. La consigliera comunale si dice consapevole di portare un cognome pesante e che, per questo, è conscia di finire nel mirino degli haters. Ma questa volta “è troppo”:
Tra l’altro la stessa
Mussolini fa notare che Etro nel suo post ha indicato delle parentele del tutto inventate. “Suocera di Claretta? Mah!”, si è chiesta sorpresa Rachele. Che, forse è bene ricordare a Etro, non è Donna Rachele.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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