Emily Angelillo, ma lei la spesa come la fa? E soprattutto adesso molti si chiedono in quale supermercato?
«Ho una palestra di danza e quindi la spesa la faccio in tuta. E mai al supermercato».
E allora come le è venuto in mente quel tutorial da infarto tra scaffali e carrelli a «Detto fatto» su Rai2?
«Macché tutorial. Era solo un copione che mi hanno proposto dei professionisti che lavorano nella tivù di Stato».
Dove lei ancheggia provocante proprio nella giornata contro la violenza sulle donne.
«Guardi solo a sentirlo dire sto ancora male. Sono stati giorni terribili, mi hanno legata a un palo e lapidata».
Politici e giornali se la sono presa con Rai2, non con lei.
«I social mi hanno massacrata: insulti, calunnie. Sono andata fuori di testa, solo adesso mi sono ripresa e voglio dire a tutti chi sono davvero».
Allora non è una svampita tutta tacchi e ancheggi.
«Ma cosa dice. Per fortuna avevo a fianco mio marito, un ingegnere nucleare. Dal 2004 è tutto per me, lui ha i contorni ben definiti, io le sfumature: perfetti per condividere la vita».
Cosa le ha fatto più male?
«Chi mi dice di vergognarmi di essere donna».
Cosa risponde.
«Che io non mi vergogno e anzi sono fiera di essere donna. Non vengo da una famiglia abbiente e per diventare quello che sono ho faticato tanto. Eppure mi hanno detto che l'ho fatto per cinque minuti di notorietà».
Non è così?
«A 10 anni lavoravo con Zucchero, poi Pavarotti international, quattro stagioni del musical Fame e alla fine da protagonista, La sai l'ultima e Colorado in tivù, le fiction, We will rock you con l'orgoglio di stare a fianco di Roger Taylor e Brian May».
La scuola di danza a Biella.
«Arti circensi aeree, pool dance, danza classica e moderna, danza sui tacchi. In questo momento terribile è stata la mia famiglia: a salvarmi sono stati i miei allievi e i loro genitori che sanno bene chi sono».
E c'era bisogno di un tutorial sulla sexy-spesa?
«Noi artisti non lavoriamo da mesi. Mi chiama la Rai, signora Angelillo, ballerina e coreografa, c'è un copione ironico per lei. Perché avrei dovuto dire di no? È il mio lavoro».
Offensivo per le donne.
«Ma non è vero. Era solo ironico, un minuto spensierato in tempi così neri».
Ancheggiare sui tacchi?
«È il mio lavoro, lo insegno a scuola. Ci sono corsi, in America si fa da anni».
L'immagine della donna.
«Vuole leggere cosa mi ha scritto qualche donna in crisi o addirittura malata che dopo un corso sui tacchi mi ha detto che si è sentita rinascere?».
Sui tacchi alti si ha una visione sul mondo più ampia?
«La spesa non c'entra proprio niente, io dovevo soltanto far vedere come camminare senza slogarsi le caviglie».
Al supermercato e alzando la gambetta?
«Chiaro che era solo per dare un contesto, poi uno la spesa la può fare in ciabatte».
Che sia stato un regolamento di conti interno alla Rai? Magari per colpire l'ad Salini che vogliono far fuori?
«Queste cose io non le so, io ho pensato solo a quanto male ci sono stata».
Perché alla fine a pagare sono state solo due donne, lei e la conduttrice Bianca Guaccero. Lo rifarebbe?
«Troppo facile adesso dire di no. In realtà io non sento di aver fatto niente di male, non ho visto quel marcio che qualcuno ha visto. Solo ironia».
Una volta nessuno si scandalizzava. Siamo travolti da un nuovo bacchettonismo?
«Io dico solo che non ho fatto nulla di male».
E ora la spesa come si fa?
«Ognuno come crede».
Anche col tacco 12?
«Massì, anche col tacco 12. Basta che una donna ci stia comode. E si senta se stessa».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.