"Giallo sulle firme per la Raggi" Sindaco nel mirino de Le Iene

Dopo il caso delle firme per le candidature alle comunali di Palermo, le Iene fanno scoppiare un altro caso su Virginia Raggi

"Giallo sulle firme per la Raggi" Sindaco nel mirino de Le Iene

Dopo il caso delle firme per le candidature alle comunali di Palermo, le Iene fanno scoppiare un altro caso. Questa volta riguarda molto da vicino il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Secondo quanto mostrato dalla Iena Filippo Roma, l'atto principale per la candidatura della Raggi sarebbe stato redatto il 20 di aprile 2016. Le firme vere e proprie invece sono state raccolte e certificate il 23 aprile. Nel documento del 20 aprile però viene già indicato il numero di firme raccolte per la candidatura. Raccolta appunto che non era ancora avvenuta e che sarebbe stata certificata solo 3 giorni dopo. E così le Iene hanno posto l'interrogativo ai due legali del Movimento Cinque Stelle che sostengono di aver seguito le regole e di aver indicato il numero delle firme, 1352, solo in un secondo momento. Ma secondo diversi esperti di diritto amministrativo e anche secondo il Viminale l'atto principale va chiuso solo dopo la raccolta effettiva delle firme. Filippo Roma così ha raggiunto il sindaco Raggi direttamente in montagna dove ha trascorso una settimana bianca. La Raggi però non ha risposto alle domande affermando che le domande andavano poste ai legali M5s che hanno seguito la sua campagna elettorale. Il sindaco infatti ha affermato: "Io di queste cose non me ne sono occupata, ero impegnata nella campagna elettorale". Resta l'interrogativo posto da Le Iene: "Nella candidatura della Raggia c'è un falso?". E il caso accende le polemiche con i deputati dem Andrea Romano, Ernesto Carbone e Alessia Morani si domandano: "Dopo i casi di Palermo e Bologna il metodo firme false arriva anche a Roma?". E arriva la risposta di Luigi Di Maio: "Sulle firme dobbiamo vederci meglio. C’è un servizio televisivo che dice che c’è una data sbagliata su un foglio, vedremo gli avvocati cosa avranno da dire. Le firma sono state raccolte tutte correttamente ma c’è il problema di una data. Detto questo, vedremo...".

Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento Cinque Stelle Roma con un post sul blog di Beppe Grillo: "Tutte le firme raccolte a Roma per la presentazione della lista di Virginia Raggi sono autentiche e autenticate. Il servizio de Le Iene riferisce di una presunta irregolarità formale su un atto (chiamato atto principale) redatto dai delegati di lista, ma è bene chiarire subito che non sono le firme a essere irregolari. Ma anche ipotizzando che ci sia un errore formale questo non inficia la regolarità e la legittimità della lista. A tal proposito il TAR del Friuli Venezia Giulia 28 giugno n.

450/2006 ha avuto modo di rimarcare che è del tutto inconferente, ai fini della regolarità delle operazioni elettorali, che l'autenticazione delle firme dell'atto principale sia antecedente a quella delle firme contenute negli atti separati" e che "questa discrasia, però, non è sanzionata dalla legge: e non potrebbe essere altrimenti, dato che non impinge su nessun principio in materia di operazioni elettorali".

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