Israele e Berlino pronti alla quarta dose. Oms: "Ma non si vince solo col booster"

In Italia il nuovo richiamo per ora è solo un'ipotesi da valutare. Sileri: "Facciamo tutti la prima". Ma a Gerusalemme si parte già

Israele e Berlino pronti alla quarta dose. Oms: "Ma non si vince solo col booster"

E mentre in Italia arriviamo a quota 16 milioni di terze dosi somministrate, già si comincia a parlare di una quarta dose. Mossa che per alcuni virologi era già da mettere in conto a priori e che per altri invece è un azzardo prematuro. Fatto sta che Israele sta per iniziare a distribuire la quarta dose del vaccino per gli over 60, operatori sanitari e persone con sistema immunitario debole almeno a distanza di quattro mesi dalla terza. Se così fosse, vorrebbe dire che chi in Italia riceve la terza dose oggi, ad aprile dovrà già prenotare la quarta.

Anche la Germania ha già messo le mani avanti, annunciando che la terza dose non basta e ne servirà una in più per proteggersi mentre si aspetta che arrivi un nuovo vaccino tarato contro la variante Omicron. Nessun paese può uscire dalla pandemia «a colpi di booster- mette in chiaro il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus - che non può essere visto come un biglietto per le prossime festività programmate, senza bisogno di altre precauzioni».

In sostanza si sta prospettando lo scenario che parecchi virologi avevano anticipato mesi fa e cioè che arriveremo a vaccinarci contro il Covid ogni anno per un po' di anni, come contro l'influenza. «Bisogna seguire attentamente ciò che avviene a Israele. Sicuramente c'è preoccupazione per la variante Omicron. I dati però ci dicono che il vaccino è l'ombrello: se vediamo i morti di quest'anno e li paragoniamo con quelli del 2020, vediamo quanto sia efficace - sostiene l'infettivologo dell'ospedale Sacco Massimo Galli - Soprattutto negli over 70 e negli over 80 è normale che la protezione vada a calare con il tempo, non c'è nulla di strano nel richiamo. Lo faremo».

«Una quarta dose potrà servire per alzare ulteriormente le barriere. Probabilmente per un pochino di tempo ogni 6 mesi dovremmo farci una dose, non è la fine del mondo» sdrammatizza l'infettivologo Matteo Bassetti del San Martino di Genova - Probabilmente nel 2022 ci sarà la quarta dose, oggi noi dobbiamo pensare alla terza dose, e per la quarta dose dovremo ragionare da aprile-maggio».

Dal governo arriva un invito alla cautela: «La quarta dose in stile Israele a oggi è molto ipotetica - frena il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - È opportuno innanzitutto fare le terze dosi e, per chi ancora non l'ha fatto, partire dalla prima». Non sappiamo ancora se ci vorrà una aggiornamento del vaccino attuale alla variante Omicron. Non mi spingerei troppo avanti con le valutazioni. Intanto sulla variante iniziano ad arrivare i primi dati. Sembrerebbe che a dispetto della diffusività abbia una cattiveria ridotta. Ma bisogna stare attenti - dice Sileri -.

Probabilmente appare meno letale perchè è andata a colpire una popolazione di tanti vaccinati, come quella inglese o di guariti, come quella del Sudafrica. Quindi la strada è sempre la stessa: continuare con le vaccinazioni». Anche perchè da scalfire c'è quello zoccolo duro di 6 milioni di persone che non si vuole vaccinare.

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