
Mentre la guerra a Gaza prosegue a distanza di 538 giorni dalla strage, e le contestazioni contro il governo imperversano in Israele, il Parlamento di Gerusalemme ha approvato un controverso disegno di legge per modificare la composizione del comitato di selezione dei giudici. Le opposizioni hanno boicottato il voto e sono uscite dalla Knesset, sostenendo che il provvedimento politicizzerà le nomine dei magistrati. La misura entrerà in vigore dopo le elezioni del 2026. Ma i leader di opposizione insorgono e Benny Gantz denuncia «la pericolosa deriva» e il rischio «guerra civile».
Non si fermano, intanto, le trattative per il rilascio degli ostaggi a Gaza e una delegazione egiziana è partita per il Qatar con una nuova proposta, che prevede la liberazione di cinque ostaggi vivi il primo giorno e altri cinque ogni 7-10 giorni. Anche Usa e Qatar, secondo Channel 12, sarebbero al lavoro sull'ipotesi di liberazione del soldato Edan Alexander, l'ultimo ostaggio vivo con cittadinanza americana, in cambio di una dichiarazione da parte di Trump sulla necessità di riprendere i negoziati. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato ieri sera una riunione della sicurezza in formato ristretto, alla presenza del capo del Mossad, del capo di stato maggiore e del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, nonostante il premier abbia tentato di licenziare quest'ultimo e avviato colloqui per la sostituzione, in attesa della pronuncia della Corte Suprema.
Non si fermano neanche i raid israeliani sulla Striscia, che la scorsa notte hanno portato all'uccisione del portavoce di Hamas, Abdul Latif al-Qanoua, mentre i morti salgono a 855. Non si fermano i bombardamenti sul Libano contro Hezbollah, con Beirut che chiude a ogni prospettiva di normalizzazione con Israele. Non si fermano i missili su Israele, tanto che un volo Ita Airways diretto a Tel Aviv è stato costretto a rimandare l'atterraggio a causa del lancio di due ordigni dallo Yemen e i voli sono stati sospesi per diverse ore al Ben Gurion. Non si fermano le proteste anti-Hamas a Gaza, per il terzo giorno consecutivo, segno della stanchezza dei civili contro gli islamisti. Non si fermano i racconti delle violenze subite dagli ostaggi e Ilana Gritzewsky, 25 anni, rientrata da Gaza due mesi dopo il 7 ottobre e ancora in attesa del fidanzato Matan Zangauker, ha raccontato al Nyt le aggressioni sessuali di Hamas, e quel risveglio, dopo aver perso conoscenza, in cui si è trovata con la maglietta alzata e i pantaloni abbassati di fronte a 7 terroristi, che l'avevano palpeggiata durante il rapimento.
Da Gerusalemme, intanto, dove si svolge la conferenza sull'antisemitismo, Netanyahu ha spiegato che «le sorti delle società libere sono legate alla loro volontà di combattere la piaga
dell'antisemitismo», che ha definito «una malattia». Il premier si è detto «sorpreso» per il massacro del 7 ottobre: «Se avessero potuto, questi terroristi selvaggi di Hamas avrebbero assassinato ogni singolo uomo, donna e bambino».
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