Israele su Omicron: "Protetti con 3 dosi". E in tutta Europa solo 44 malati lievi

Il ministro dell Salute Horowitz: "Il richiamo copre dalla variante, niente panico". Anche Ema insiste: "Vaccini efficaci". I dati del centro di controllo europeo: "Casi in 11 Paesi, per lo più asintomatici"

Israele su Omicron: "Protetti con 3 dosi". E in tutta Europa solo 44 malati lievi

Ancora una giornata sulle montagne russe con l'opinione pubblica, spiazzata per molte ore, dopo le rassicurazioni degli esperti sui sintomi lievi, e ovviamente le Borse a farne subito le spese: c'è da rimettere mano al vaccino. E se lo dice il Ceo di Moderna, Stéphane Bancel al Financial Times, c'è poco da star tranquilli. Si prevede «un calo sostanziale» dell'efficacia degli attuali vaccini contro la Omicron mentre serviranno dei mesi per mettere a punto nuovi vaccini efficaci. «Penso che in nessun modo l'efficacia possa essere la stessa che abbiamo avuto con la Delta non so dire di quanto, perché dobbiamo aspettare i dati. Ma tutti gli scienziati con cui ho parlato dicono che non sarà buono». In realtà, al di là del calo probabile di protezione, il vero nodo è che «Moderna e Pfizer non possono produrre miliardi di dosi la prossima settimana, è matematicamente impossibile. Ma possiamo avere i miliardi di dosi entro l'estate? Sicuro», prevedendo che Moderna possa produrre 2-3 miliardi di dosi nel 2022.

Una dichiarazione perciò da riportare nei binari della ragionevolazza anche perché solo pochi giorni fa l'azienda ha detto di esser pronta in tempi «rapidissimi» a produrre un booster adatto. Molto più positive le dichiarazioni di Pfizer: «Il vaccino probabilmente non protegge dall'infezione, perché abbiamo avuto dei casi ma forse protegge dalla terapia intensiva. Più persone si vaccinano e meno possibilità ha il virus di evolvere e mutare», sottolinea la vicepresidente senior di BioNTech, Katalin Karikó, mentre l'amministratore delegato di BioNTech, Ugur Sahin, ribadisce che il vaccino offrirà probabilmente una forte protezione contro qualsiasi malattia grave, causata da Omicron, i test di laboratorio sono attualmente in corso e analizzeranno il sangue di persone che hanno ricevuto due o tre dosi del vaccino per vedere se gli anticorpi inattivano la variante. E, comunque, se dovesse presentarsi la necessità di adattare i vaccini anti-Covid approvati nell'Ue alla nuova variante, l'Ema potrebbe autorizzarli nel giro di «tre-quattro mesi».

Ma tra tante ipotesi la buona notizia arriva da Israele, dove i primi dati mostrano che con 3 dosi di vaccino Pfizer si è protetti dalla variante Omicron. «La situazione - spiega il ministro della sanità israeliano, Nitzan Horowitz, al Times of Israel - è sotto controllo e non c'è motivo di panico. Ci aspettavamo una nuova variante e siamo pronti. Nei prossimi giorni avremo informazioni più precise sull'efficacia del vaccino ma le prime indicazioni mostrano che coloro che hanno fatto il richiamo sono molto probabilmente protetti contro questa variante». Una conferma indiretta dell'esiguo numero di casi confermati per la nuova variante: 44 da 11 paesi, appartenenti a UE e spazio economico europeo. Lo rende noto la responsabile del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), Andrea Ammon. La maggior parte dei casi confermati è legata a viaggi in paesi africani, alcuni hanno preso voli in coincidenza verso altre destinazioni tra l'Africa e l'Europa; «tutti i casi sono asintomatici o presentano sintomi lievi. Sono in corso accertamenti su altri possibili contagi sospetti». Ema e Oms, intanto, continuano a lavorare con le istituzioni europee e case farmaceutiche, per capire come affrontare questa nuova situazione: «È molto importante - evidenzia la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke - dare il messaggio che i vaccini attuali danno protezione e dobbiamo fare le terze dosi a chi le necessita».

Infine Omicron non sembra eludere i test, «siamo ancora in grado di diagnosticarla e presumibilmente, se questo funziona per i test, dovrebbe funzionare anche per il vaccino», afferma Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza.

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