
Lo scorso anno il Fondo per l'Alzheimer e le demenze è stato finanziato con 35 milioni di euro per il triennio 2024-2026. «E lo scorso 7 ottobre è stato pubblicato il decreto di riparto del Fondo alle Regioni con una quota riservata all'Istituto Superiore di Sanità per le attività di supporto» ha ricordato il ministro della Salute Orazio Schillaci. Il Governo per combattere le demenze ha attinto anche ai fondi del Pnrr, destinando oltre 24 milioni a 26 progetti di ricerca.
«Poi - aggiunge Schillaci - c'è il lavoro svolto con la Rete tematica degli Irccs delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione. Il ministero della Salute continuerà a sostenere la ricerca in questo settore e a lavorare affinché i progressi scientifici si traducano in benefici concreti per i pazienti e le loro famiglie» ha concluso.
L'impegno e l'attenzione sono estremamente alti ma i problemi da risolvere sono molti, a cominciare dai costi a carico dei privati.
È stato stimato che il costo della demenza in Italia sia pari «a circa 23 miliardi di euro l'anno, di cui il 63% a carico delle famiglie. Ciò richiede una vera e propria rivoluzione copernicana nel definire politiche di prevenzione e di gestione della malattia, in modo tale che la demenza possa essere considerata non più come un peso per la nostra società, ma come una straordinaria opportunità di cambiamento del sistema socio-sanitario nel perseguire maggiormente il diritto alla salute e l'appropriatezza dei trattamenti» ha ricordato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Rocco Bellantone.
I risultati dello studio Interceptor «riguardano, direttamente ed indirettamente, una popolazione stimata in Italia di circa 2 milioni di persone con
deterioramento cognitivo minore e maggiore e di 4 milioni di persone sane che vivono con loro. Si tratta di dati che in questo contesto, epidemiologico e clinico, hanno una forte connotazione e valenza di sanità pubblica».
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