"Non è un rifugio". Così il governo zittisce la Germania sui migranti

Il ministro Ciriani replica alla nota dello Stato federale tedesco sulla ong Humanity 1: "Non siamo il terminale di scelte altrui"

"Non è un rifugio". Così il governo zittisce la Germania sui migranti

È iniziato il braccio il braccio di ferro tra Italia e Germania per i migranti a bordo della nave Humanity 1, imbarcazione della ong tedesca Humanity Sos. Lo Stato federale tedesco ha esortato il governo italiano "di prestare velocemente soccorso". La Germania non ha intenzione di farsi carico dei migranti: "Per il governo federale, le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio dei migranti forniscono un importante contributo al salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante". Matteo Piantedosi e Giorgia Meloni non hanno intenzione di fare marcia indietro sulla decisione di non far entrare i migranti nelle acque territoriali italiane.

Davanti alla nota tedesca, la Farnesina, d'intesa con il ministero dell'Interno, "informa di aver inviato per iscritto, con nota ufficiale, all'Ambasciata della Repubblica Federale tedesca la richiesta di avere un quadro compiuto della situazione a bordo della 'Humanity 1' in vista dell'assunzione di eventuali decisioni". La nota dello Stato federale tedesco ha di fatto iniziato il braccio di ferro tra i due Paesi. "Se la Germania ritiene che ci sia un problema umanitario dovrebbe farsene carico, l'Italia non può diventare il rifugio di tutti gli immigrati", ha detto il ministro per i Rapporti con il parlamento, Luca Ciriani, ospite di "Agorà" su Rai3.

Il ministro ha appoggiato la decisione di Matteo Piantedosi di proseguire sulla linea dura: "Non possiamo semplicemente essere il terminale di scelte che avvengono altrove, noi siamo un Paese serio, l'Italia è un Paese pienamente sovrano".

Rivendicando il diritto decisionale dell'Italia, Luca Ciriani ha richiamato la Germania alle sue responsabilità: "Se intende agire in acque internazionali poi deve farsi carico anche delle scelte che fanno le navi che battono la sua bandiera, altrimenti l'Italia diventa semplicemente il terminale di scelte che non avvengono nel nostro Paese". Quindi, Luca Ciriani ha concluso: "Non possiamo accettare che la Germania decida per conto nostro".

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