"In Italia troppo caldo, vacanze senza futuro". La puntura del ministro tedesco (qui in ferie)

Santanchè: "Il nostro piano villeggianti tiene conto del clima che cambia"

"In Italia troppo caldo, vacanze senza futuro". La puntura del ministro tedesco (qui in ferie)
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Lo scorso 15 luglio il termometro ha toccato i 35 gradi a Berlino. Un valore notevole per queste latitudini ma preceduto dai molto più abbordabili 27 gradi del giorno prima e 28 gradi il giorno dopo. Insomma: in anni recenti i tedeschi hanno dovuto fare i conti con la siccità le immagini del Reno quasi in secca le ricordiamo tutti ma non con le temperature africane, almeno non per lunghi periodi. I tedeschi il caldo intenso e prolungato non lo sopportano. Un'esagerazione? Le scuole conoscono il meccanismo dello Hitzefrei, il «caldo-libera-tutti»: quando la temperatura di una classe supera un determinato livello, per esempio i 27 gradi, la scuola chiude i battenti e gli studenti scappano a casa (o al lago) prima dell'orario convenzionale. Poiché il clima si è fatto più ballerino e il Covid è di fatto sconfitto, il ministro della Salute della Germania, l'immunologo Karl Lauterbach, se l'è presa con il caldo. Da mesi il ministro lavora per preparare un piano che, a forza di fontanelle e visite ai supermercati, aiuti gli anziani a superare indenni i picchi come quello di metà luglio nella capitale tedesca. Di recente il ministro-scienziato di scuderia socialdemocratica, che solo ieri ha twittato un video di turisti in fuga da Rodi in fiamme, ha puntato il dito contro le temperature africane che ciclicamente si registrano in Italia. «Siamo arrivati oggi a Bologna, ora partiamo per la Toscana. Qui l'ondata di caldo è spettacolare. Se continua così, queste destinazioni turistiche non avranno futuro a lungo termine» ha scritto il ministro-ossessionato dal caldo all'inizio delle sue vacanze italiane. Giorni dopo Lauterbach ha aggiustato il tiro lodando il fresco che si gode nelle chiese; ma le sue parole sul futuro dell'Italia quale meta turistica hanno provocato la piccata reazione della ministra italiana del Turismo, Daniela Santanchè: «Ringrazio il ministro della Salute tedesco per aver scelto l'Italia come meta turistica, che d'altronde è da sempre la destinazione preferita dai suoi connazionali per le vacanze e, naturalmente, lo aspettiamo per accoglierlo nuovamente in futuro.

Siamo consapevoli del cambiamento climatico in atto e che, ricordo, non riguarda soltanto l'Europa meridionale ma tutto il pianeta, tanto che il Piano strategico del turismo pone la sostenibilità come uno degli asset centrali e imprescindibile strumento per lo sviluppo e la crescita del settore». Su un punto la ministra ha ragione, perché ai tedeschi non vanno toccate due cose: l'Italia, meta agognata delle vacanze dalle Dolomiti a Taormina, e l'automobile, che serve (anche) ad andare in vacanza in Italia.

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