Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione europea, ha commesso l'ennesima gaffe della sua carriera. Dopo avere chiamato "dittatore" il premier ungherese Viktor Orban, essersi presentato in conferenza stampa con due scarpe diverse e non avere smentito di fare colazione con il cognac, l'ex primo ministro lussemburghese ha infranto ancora una volta il protocollo. Rischiando di dare fuoco a una first lady.
Proprio così. È successo domenica scorsa in Ruanda, dove il lussemburghese era stato invitato a partecipare alla commemorazione dei 25 anni dalla guerra civile che tra aprile e giugno 1994 vide scontrarsi le due etnie dominanti nel Paese africano, i Tutsi e gli Hutu, causando quasi un milione di morti. La toccante cerimonia prevedeva che il presidente della Commissione Ue accendesse anche lui la cosiddetta "Luce del ricordo", aiutandosi con una torcia.
Tutto bene fino a quando Juncker non l'ha tirata giù, spostandola pericolosamente verso il viso di Jeannette Kagame, moglie del presidente ruandese Paul Kagame. Che si è spostata giusto in tempo. Un attimo dopo l'intervento di un'addetta alla sicurezza, che ha strappato la torcia dalle mani del presidente Juncker per evitare guai peggiori...
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