«Vi avevamo dato l'ultima possibilità di ritirarvi e non l'avete fatto. Ora ne pagherete le conseguenze». Melitopol è letteralmente tappezzata di volantini che riportano questa frase. Un ammonimento ai russi firmato dai «Partigiani di Melitopol», sabotatori che per la decima volta in poche settimane hanno colpito infrastrutture, caserme e depositi d'armi degli invasori. Ieri mattina hanno fatto saltare in aria un treno sulla linea Dniprorudne-Melitopol, danneggiando circa 200 metri di materiale rotabile. L'esplosione ha bloccato l'asse di rifornimento per le forze di Mosca sul fronte di Zaporizhzhia. Il Centro nazionale di resistenza ucraino ha precisato che il convoglio trasportava munizioni e carburante dalla Crimea a Melitopol e Dniprorudne. Poi avrebbe portato in senso inverso equipaggiamenti militari in riparazione, minerali ferrosi e cereali rubati.
L'assalto ferroviario dimostra quanto la controffensiva sia ormai focalizzata a sud, verso la Crimea. Non a caso sempre nella giornata di ieri forze navali ucraine hanno attaccato una corvetta russa classe Buyan-M e la nave pattuglia Pavel Derzhavin a ridosso del porto di Sebastopoli con droni marini sperimentali «Sea Baby». La Buyan-M trasportava missili kalibr, già utilizzati da Mosca per bombardare Odessa. Secondo la versione di Mosca le navi si sarebbero scontrate tra loro. Nella città portuale Zelensky ha incontrato il premier olandese Rutte per parlare degli F-16 e di un pacchetto di aiuti contenente missili Patriot. Zelensky ha anche lanciato un appello per ottenere ulteriori sistemi di difesa aerea, per sollecitare una maggior produzione interna di armi, e ha messo in guardia i Baltici sul tentativo di Mosca di destabilizzare l'isola di Gotland.
Il Cremlino non sembra intenzionato a rispondere militarmente, secondo Putin di questo passo non ce ne sarà più bisogno. Dal Kirghizistan lo zar denuncia infatti che gli ucraini «vendono armi in Medioriente attraverso il mercato nero. Sono le stessi armi ottenute dagli alleati. La corruzione a Kiev è dilagante, si stanno scavando la fossa da soli». Andrii Yusov, rappresentante dell'intelligence di Kiev, smentisce quelle che chiama «provocazioni», e rilancia affermando che la Russia starebbe accumulando armi per sferrare a fine autunno un attacco senza precedenti tra Odessa, Zaporizhzhia e Crimea. Gli 007 hanno stimato che gli aerei a lungo raggio non hanno effettuato raid dal 21 settembre. «Questo potrebbe indicare che mantengono scorte di missili X-101 per preparare un colpo pesantissimo, puntando a siti energetici». La Casa Bianca inoltre ha annunciato che la Corea del Nord ha fornito alla Russia più di mille container di attrezzature militari e munizioni.
L'altro fronte caldo è quello di Avdiivka. Secondo il capo dell'ufficio di presidenza di Kiev, Andry Yermak, i russi starebbero utilizzando da giorni bombe al fosforo. Gli invasori riescono a mantenere l'iniziativa e hanno un vantaggio di equipaggiamento e uomini, ma continuano a subire pesanti perdite. Nell'area Kiev ha respinto 10 attacchi.
Nel 597esimo giorno di guerra le forze di difesa hanno abbattuto un aereo da caccia russo Su-25.
Gli invasori bombardano Kherson, Nikopol e Pokrovsk, uccidendo 2 civili. Nella direzione di Kupyansk, i soldati ucraini hanno respinto 12 attacchi nemici. Venti insediamenti sono stati colpiti dal fuoco di artiglieria di Mosca nelle zone di Bakhmut.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.