Sono stati i missili da crociera britannici Storm Shadow, lanciati da jet Su-24 dell'aviazione tattica di Kiev, a distruggere la scorsa notte la nave d'assalto anfibia Novocherkassk (già danneggiata a Berdyansk il 24 marzo 2022) della flotta russa del Mar Nero, nella base di Feodosia. Che fossero razzi di fornitura occidentale è stato ripetuto più volte ai media dal presidente Zelensky, che ha voluto porre l'accento su come la guerra si possa vincere solo con la fornitura a getto continuo di armamenti Usa e della Nato.
Quanto accaduto intorno alle 2.30 di ieri mattina ha il sapore del riscatto per Kiev, che sta pesantemente perdendo posizioni nel Donbass (una Caporetto a Marinka), così come nelle aree di Zaporizhzhia e a Kherson (ieri sotto una pioggia di fuoco). Per far fronte all'emergenza è stata abbassata da 27 a 25 anni l'età d'idoneità alla mobilitazione. Si parla di almeno 450mila uomini, ma il capo di stato maggiore Zaluzhny sostiene che «saranno molti meno».
Tornando a Feodosia, il comandante delle forze aeree Oleshchuk ha postato un video in cui si sente una grande deflagrazione seguita da una gigantesca palla di fuoco. «La flotta sta diventando sempre più piccola! Dopo l'incrociatore Moskva, è toccata alla grande nave da sbarco Novocherkassk affondare. Grazie ai piloti dell'aeronautica e a tutte le persone coinvolte per il lavoro di filigrana», ha scritto su Telegram Oleshchuk. Secondo i servizi di intelligence di Kiev la nave affondata trasportava munizioni di fabbricazione iraniana tra cui droni Shahed. L'attacco missilistico è stato confermato in mattinata dai russi, che hanno denunciato la morte di 4 persone, danni a edifici residenziali e alla stazione ferroviaria, e il trasferimento di circa 350 residenti in una località più sicura.
«Il 20% della flotta russa del Mar Nero è stata distrutta negli ultimi quattro mesi - commenta il ministro della Difesa britannico Shapps - una nuova coalizione di capacità marittime guidata da Regno Unito e Norvegia sta aiutando l'Ucraina a vincere in mare». Con il trascorrere delle ore appare sempre più chiaro che quanto accaduto alla base di Feodosia non sia stato un semplice blitz, ma una vera e propria battaglia aerea che ha provocato anche la distruzione di 3 caccia militari ucraini, abbattuti sui cieli di Zhovten (125 km a nord-est di Mykolaiv) e forse il danneggiamento di un'altra nave degli invasori. Nelle stesse ore sono iniziate in Gran Bretagna le esercitazioni dei primi 6 piloti ucraini sugli F-16. L'addestramento proseguirà nei prossimi giorni in Danimarca. Sulla vera e propria consegna dei velivoli le date sono tutt'ora incerte. Di certo non prima di maggio. L'affondamento della Novocherkassk allontana il pensiero dell'establishment su quanto sta accadendo al fronte. Il ministro della Difesa russo Shoigu ha dichiarato che le forze di Mosca hanno «raggiunto con successo l'obiettivo principale dell'operazione militare speciale per il 2023 di interrompere la controffensiva ucraina». Parlando in una teleconferenza con gli alti comandanti militari, ha affermato che «stiamo migliorando le posizioni, espandendo il controllo in tutte le direzioni». E come se non bastasse è allarme rosso anche a nord, visto che il presidente bielorusso Lukashenko ha fatto sapere che Mosca ha completato le spedizioni di armi nucleari tattiche a corto raggio nel suo Paese.
Ieri, intanto, sul fronte diplomatico, il Parlamento turco ha sbloccato l'iter per l'adesione della Svezia alla Nato. In questo modo, è stato eliminato un altro ostacolo per l'adesione di Stoccolma all'Alleanza atlantica.
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