Da Kiev l'attacco più massiccio alla Russia. Baltico, la Nato schiera i droni sottomarini

L'Ucraina colpisce, Mosca minaccia l'uso dei razzi ipersonici

Da Kiev l'attacco più massiccio alla Russia. Baltico, la Nato schiera i droni sottomarini
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Torna l'incubo Oreshnik, il missile ipersonico in grado di viaggiare ad una velocità tale da eludere le tradizionali difese anti-aeree. Potrebbe essere questa la risposta di Mosca al più massiccio attacco contro le proprie strutture militari dall'inizio della guerra. Gli ucraini la scorsa notte hanno infatti colpito nel profondo della Federazione Russa le regioni di Bryansk, Saratov, Tula e Tatarstan. Tra gli obiettivi finiti nel target di Kiev la base di stoccaggio del petrolio Kombinat Crystal a Engels (Saratov), e lo stabilimento chimico di Seltso (Bryansk).

L'assalto a Engels è avvenuto dopo che era appena stato domato un incendio durato 5 giorni per un raid precedente. A Seltso le esplosioni hanno devastato gli hub dove vengono prodotte munizioni per artiglieria e aviazione, sistemi di lancio di razzi e componenti per missili da crociera. Kiev fa sapere che il blitz è stato realizzato in concertazione tra le Forze armate e l'intelligence, e che nell'operazione sono stati usati solo droni kamikaze. Il ministero della Difesa di Mosca, confermando le ingenti perdite, ha rivelato tuttavia che gli ucraini non si sarebbero limitati all'uso di velivoli senza pilota, ma che avrebbero colpito le aree, fino al Mar Nero, con missili Atacms americani e Storm Shadow britannici, 14 dei quali abbattuti. «Risponderemo senza esitazione», spiega il portavoce del Cremlino Peskov. Putin, rivelano gli 007 di Kiev, potrebbe ordinare il lancio degli Oreshnik, utilizzati per la prima volta a novembre su un complesso industriale a Dnipro.

E mentre Mosca conferma di aver conquistato altre due località nel cuore del Donetsk, Terny e Neskuchne, favorita dall'errore di Kiev nell'aver spostato in fanteria uomini dell'aviazione, la Nato aumenterà la sua presenza militare nel Mal Baltico attraverso l'avvio di una nuova missione di monitoraggio per proteggere le infrastrutture critiche dai sabotaggi attribuiti alla Russia. Guidata dal generale Usa Christopher Cavoli, l'iniziativa coinvolgerà una serie di mezzi, compresi aerei, navi, una flotta di droni sottomarini e satelliti per il monitoraggio marittimo. La misura arriva in risposta a un aumento progressivo di incidenti nel Mar Baltico, con il sospetto che si tratti di operazioni di guerra ibrida condotti dalla Russia attraverso la sua flotta ombra.

Ieri mattina il ministro della Difesa tedesco Pistorius è arrivato a Kiev per garantire un'ulteriore assistenza militare all'Ucraina, sottolineando che il sostegno occidentale non si indebolirà, nonostante il cambio di amministrazione negli Stati Uniti e le imminenti elezioni nella stessa Germania. Il nuovo pacchetto di aiuti è stato contabilizzato in 3 miliardi di euro.

Sul campo, dove a Pokrovsk ha chiuso i battenti una strategica miniera di carbone, resta difficile la situazione nel Kursk.

Secondo quanto raccontato dal New York Times, e confermato da Zelensky, la presenza dei soldati di Pyongyang sta rendendo i combattimenti molto più feroci, soprattutto per la loro predisposizione al sacrificio estremo. Putin intanto considera la Crimea territorio russo, e annuncia investimenti fino al 2030. Kiev invece torna a parlare di mobilitazione dei 18enni.

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