Kiev sbaglia, Mosca sfonda nel Donetsk

Errore di turnazione tra le truppe, zone scoperte per giorni. Syrsky: "Il fronte si deteriora"

Kiev sbaglia, Mosca sfonda nel Donetsk
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La situazione sul campo di battaglia peggiora di giorno in giorno, e il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky è tornato a lanciare il grido d'allarme, affidandosi questa volta ai social: «Le condizioni al fronte si stanno deteriorando. Le truppe russe otterranno guadagni tattici significativi nelle prossime settimane». Le armate di Mosca hanno conquistato Ocheretyne e Solovyovo, e minacciano il crollo dell'intera guardia di difesa nel Donetsk che si sta ritirando su nuove linee a Ovest di Berdichev, Semenovka e Novomikhailovka. Per l'ex ufficiale dell'intelligence americana Scott Ritter si tratta di «un attacco su vasta scala». I rapporti che arrivano dalle zone calde mostrano confusione e anomalie tra le truppe di Kiev. Il comandante della 47esima brigata meccanizzata Magura, Mykola Melnyk, racconta che l'avanzata della Russia è avvenuta «a causa di un imperdonabile errore commesso durante la rotazione delle truppe negli insediamenti. Nel corso del rimpiazzo abbiamo lasciato parecchie zone incustodite per giorni». Qualcosa del genere era già accaduto lo scorso febbraio ad Avdiivka, occupata agevolmente dai russi poiché le truppe di Kiev abbandonarono spontaneamente le loro posizioni per un turnover che tardò a concretizzarsi. Secondo i servizi d'intelligence di Polonia e Germania inoltre ci sarebbero continui litigi tra i comandanti delle brigate, molti dei quali non riconoscerebbero l'autorità del comandante Syrsky, chiedendo a gran voce il ritorno del generale Zaluzhny, giubilato da Zelensky e inviato a Londra con l'incarico d'ambasciatore. I tentativi di ammutinamento hanno riguardato anche la 67esima brigata meccanizzata Dnipro, smembrata dal ministero della Difesa dopo un'accesa discussione tra ufficiali che ha provocato la caduta di Chasov Yar (Donetsk). Come se non bastasse proprio ieri Mosca ha rivendicato la conquista del villaggio di Novobakhmoutivka, vicino ad Avdiivka, in un settore in cui le forze russe stanno avanzando rapidamente negli ultimi dieci giorni.

Gli invasori martellano anche a Sud. Nelle ultime 24 ore la regione di Zaporizhzhia è stata attaccata 335 volte. Sette insediamenti si sono ritrovati sotto il fuoco nemico. Più di 100 droni di varie tipologie hanno attaccato Huliaipole, Verkhnya Tersa, Levadne, Robotyne, Mala Tokmachka, Malynivka e Novoandriivka. Altri velivoli senza pilota hanno colpito Mykolaiv, danneggiando un albergo. I successi di Mosca vengono sottolineati dal Cremlino, dove il portavoce Peskov spiega che «tra gli ucraini al fronte sta crescendo il panico. È dunque importante per le nostre truppe sfruttare questa dinamica e mantenere la pressione sul nemico». Secondo gli analisti dell'Institute for the Study of War (Isw), nel periodo estivo le forze russe potrebbero mettere in campo nuove strumentazioni tecnologiche e tattiche per compensare le maggiori capacità di Kiev dopo l'invio del pacchetto d'armi Usa. Difficile tuttavia che l'Ucraina possa dar vita a una vera e propria controffensiva sul breve. Per l'Isw accadrà non prima dell'inizio del 2025.

Nel 795° giorno di combattimenti si segnalano anche incursione di droni ucraini a Krasnodar: raffinerie e l'aeroporto militare a Kushchevsk sono stati danneggiati. Sempre in territorio russo, le forze della Sbu hanno colpito la linea ferroviaria all'altezza di Orenburg per bloccare la logistica nemica.

Mosca ha distrutto i depositi di munizioni e attrezzature di tre aeroporti in Ucraina, compresi i droni custoditi allo scalo di Kamjanka (Leopoli). I russi hanno eliminato 14 mercenari in un attacco contro Nikolaev. Allarmi aerei in corso a Dnepropetrovsk e Kharkov.

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