L'aereo partito da Baku caduto in Kazakistan. Abbattuto da un razzo della contraerea russa

Immagini compatibili con l'impatto di un missile sulla coda

L'aereo partito da Baku caduto in Kazakistan. Abbattuto da un razzo della contraerea russa
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Le immagini dell'aereo mostrano tracce compatibili con quelle di un grande impatto da missile sulla sezione di coda. Molte foto e video della tragedia di Natale del velivolo Azerbaigian Airlines sono tuttavia sparite dalla rete, e due youtuber che avevano filmato lo schianto si trovano in stato di fermo. Tutto questo forse per fornire al pubblico meno evidenze possibili, anche se (mancano solo i crismi dell'ufficialità) sarebbe stato un missile terra-aria Pantsir-S russo a causare lo schianto dell'aereo nei pressi di Aktau, in Kazakhstan, e la morte di 38 dei 67 passeggeri.

È il caso di riavvolgere il nastro e tornare alle ore 11.30 kazake (le 7.30 in Italia), quando sui cieli di Aktau, a 3 km dall'aeroporto, è apparsa la sagoma di un Embraer 190 decollato da Baku, capitale dell'Azerbaigian, e diretto a Grozny, in Cecenia. Le immagini del velivolo sono state catturate dai telefoni di alcuni testimoni, incuriositi e allarmati nel vedere l'Embraer puntare in picchiata verso terra. Nei video si vede l'aereo colpire il suolo e l'immediata esplosione di un gigantesco incendio.

La tragedia è costellata di anomalie. Tanto per cominciare l'Embraer non doveva trovarsi nel punto dove è precipitato, lontano dalla tratta prevista. Ai piloti, che avevano segnalato alla torre di controllo di Grozny la necessità di un atterraggio d'emergenza, non è stata concessa alcuna pista di un hub russo nelle vicinanze, bensì ordinato di volare attraverso il Mar Caspio verso Aktau, in Kazakistan. Inoltre i sistemi di navigazione Gps sono stati bloccati durante tutto il percorso di volo sopra il mare. Qualcosa di grave è accaduto quando l'aereo si trovava nello spazio aereo ceceno, purtroppo un vero e proprio campo di battaglia in quelle ore per via dei missili lanciati dall'area di Machackala contro i droni ucraini. Notizia che si può leggere negli stralci d'agenzia di quelle ore. Le due scatole nere sono state recuperate, mentre ad Astana le autorità kazake hanno aperto un'inchiesta. L'ipotesi che l'aereo sia stato colpito dalla contraerea cecena verrebbe suffragata da numerosi fori di varie dimensioni visibili sul segmento posteriore della fusoliera, e che fanno pensare a schegge da esplosione. Alcuni sopravvissuti hanno raccontato di aver sentito una deflagrazione mentre l'Embraer era in volo. Un'altra clip, registrata dai passeggeri prima dello schianto, mostra una donna con una ferita alla gamba e buchi visibili nella parete della cabina.

Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, interrogato sulla possibilità di un errore della contraerea, ha spiegato che «sarebbe sbagliato fare ipotesi sulle cause del disastro aereo finché le indagini non saranno concluse». Anche il governo kazako parla di «premature speculazioni» e propende per «guasto o nebbia». Risulta tuttavia singolare che alcune persone che hanno realizzato il video dello schianto siano state arrestate e i loro profili social oscurati. La tragedia dell'Embraer, e l'abbattimento ieri di un F-16 in dotazione a Kiev su Zaporizhzhia, hanno reso i cieli tra Russia e Ucraina sempre più insicuri, tant'è che Mosca ha bloccato il traffico aereo civile per alcune ore negli aeroporti Sheremetyevo, Domodedovo, Vnukovo e Zhukovsky.

Il Cremlino si è trovato coinvolto nelle stesse ore in un altro giallo: una petroliera salpata da un porto

russo avrebbe tranciato quattro cavi di telecomunicazione sottomarini nel Baltico tra Finlandia, Estonia e Germania. Le autorità di Helsinki hanno aperto un'indagine per stabilire la volontarietà o meno del danneggiamento.

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