Durante l'ultima campagna elettorale lo spettro del “fascismo” non ha certo portato bene al Pd. Il tracollo di Matteo Renzi e compagni è sotto gli occhi di tutti: i dem, oltre a essere spariti da gran parte dei seggi in Parlamento, sono letteralmente evaporati dal dibattito politico. Lo stesso, probabilmente, accadrà alla sinistra europea che, pompata da grigi politici e pensatori radical chic, sta puntando tutto sulla crociata contro i populisti che, a loro dire, oggi incarnano il nuovo germe del fascismo.
Partiamo dai numeri che ci aiutano a inquadrare meglio la situazione. Secondo un sondaggio elaborato da Swg per il Messaggero, è aumentata la percentuale degli italiani che ne hanno le tasche piene degli immigrati. Ad oggi si parla del 65%. Al tempo stesso è crollata al 37% la fiducia nei confronti dell'Unione europea. Una sfiducia che dovrebbe dire molto a politici come Jean Asselborn che venerdì scorso ha perso le staffe parlando con Matteo Salvini di immigrazione (guarda il video). Oggi il ministro degli Esteri lussemburghese se ne è uscito con un'intervista a Repubblica in cui, anziché far mea culpa per gli insulti degli ultimi due giorni, demonizza la destra. “I populisti – ha detto – vogliono rimettere l'interesse nazionale davanti a tutto, vogliono distruggere l'Unione come oggi la conosciamo. Non dobbiamo permetterglielo”. Il succo del discorso non è tanto diverso dall'intervento tenuto dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, sullo Stato dell'Unione: “I nazionalisti stanno distruggendo l'Europa e vanno fermati”.
Il mandato di Juncker è in scadenza. Quella poltrona fa gola allo slovacco Maros Sefcovic. Il Pse lo ha già candidato per la successione. E oggi se ne è uscito attaccando (guarda caso) l'Italia. “Siamo molto preoccupati”, ha detto parlando delle prese di posizione di Salvini.
Quello che la sinistra non capisce è che c'è un certo movimento a destra che non punta tanto a distruggere l'Europa, quanto piuttosto a ricostruirla ridando potere ai singoli Stati e rifondando l'Unione europea. Per quelli che hanno condannato il premier ungherese Viktor Orbàn o che quotidianamente attaccano Salvini, questo è fascismo.
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