L'America e i 50 anni di matrimoni misti

L'America e i 50 anni di matrimoni misti

Cinquant'anni fa, il 12 luglio del 1967, una decisione unanime della Corte Suprema degli Stati Uniti ribaltò una sentenza di condanna del matrimonio interrazziale tra Richard e Mildred Loving da parte di un tribunale della Virginia.

Una vera rivoluzione, seppur con quasi due secoli di ritardo, a prezzo di una guerra civile, una sfilza di marce per i diritti umani, indicibili sopraffazioni e sofferenze. «Tutti gli uomini sono stati creati uguali» è, infatti, una delle frasi più forti dell'intero corpo giuridico a stelle e strisce, coniata da Thomas Jefferson nella Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti. Una frase mai applicata, spesso irrisa, più volte trascurata come se non avesse mai avuto diritto di cittadinanza in un paese che aveva fatto della multiculturalità e della multirazzialità uno dei più discussi punti di forza.

Mezzo secolo: un lasso di tempo che consegna alla storia una delle più sacrosante e al tempo stesso rivoluzionarie conquiste dell'America, ma che rende ancor più stridente il contrasto con la storia di questo Paese. I coniugi Loving, arrestati nel cuore di una notte del 1958 in Virginia e condannati a un anno di reclusione per aver diviso lo stesso letto, dovettero lottare non poco per vedersi riconoscere un diritto sancito dalla Costituzione. Il giudice Earl Warren si espresse così: «Il matrimonio è uno dei diritti fondamentali dell'uomo... Il Quattordicesimo Emendamento prevede che la libertà di scelta su chi sposare... non possa essere limitata sulla base di discriminazioni razziali... La libertà di sposare... una persona di un'altra razza spetta all'individuo e lo Stato non può limitarla».

L'idea di scomodare la cultura in quanto elemento di traino del cambiamento sociale e legislativo non a tutti piace, ma non è un caso che il romanzo epocale Il buio oltre la siepe di Harper Lee, uno dei più grandi affreschi della cultura americana in grado di esprimere una posizione apertissima contro ogni forma di razzismo, sia stato pubblicato nel 1960, ben prima della sentenza della Corte Suprema. D'altro canto, il celebre film hollywoodiano Indovina chi viene a cena, con protagonisti straordinari come Spencer Tracy, Katharine Hepburn e Sidney Poitier, uscì nel dicembre del 1967, pochi mesi dopo la storica sentenza, a testimonianza di quanto fosse sentito quel dibattito nella società americana. Una sanguinosa Guerra Civile ha lasciato ferite aperte in un Dixie umiliato e sconfitto ma mai domo.

Qualche stato, come l'oscurantista Alabama, tentò di andare ostinatamente per la sua strada, mantenendo il divieto sui matrimoni misti. Una pervicacia volta al fallimento.

Oggi, di fatto, il Sud rappresenta la prima palestra di virtuosa convivenza e ne va fiero. E un bel film del 2016, Loving, scritto e diretto da Jeff Nichols, racconta la battaglia di Mildred, nera, e Richard, bianco. Sembra passato un millennio.

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