C'è chi arriva autonomamente e tenta di dileguarsi, c'è chi viene scortato nei porti da Guardia costiera e Fiamme gialle. A Lampedusa è un viavai di migranti. Soltanto ieri ne sono arrivati 635 in 11 approdi. E il giorno prima 208. Barconi, barchini, gommoni, il via libera dalle coste libiche e da quelle tunisine ha avuto inizio e le previsioni sono delle più nefaste vista la bella stagione alle porte. L'hotspot di contrada Imbriacola non fa in tempo a svuotarsi che arrivano nuovi migranti pronti per imbarcarsi sulle navi quarantena messe a disposizione dal governo.
Gli sbarchi senza sosta di ieri sono iniziati già all'alba, quando è approdato sull'isola un barcone con 80 subsahariani. Poco dopo 7 tunisini a bordo di un barchino di 6 metri sono approdati autonomamente a Cala Francese e sono stati intercettati dai finanzieri prima che si disperdessero sul territorio bypassando i controlli identificativi e sanitari. È stata poi la volta di 73 migranti intercettati a 8 miglia da Lampedusa dalla motovedetta Cp312 della Guardia costiera. Un intervento in mare è stato effettuato anche da un peschereccio, che ha notato un barchino con 24 migranti a bordo in difficoltà, tanto che i pescatori si sono anche gettati in acqua per soccorrere i migranti. Altri 32 subsahariani sono stati soccorsi dalla Guardia costiera. Fra loro c'erano 7 minori non accompagnati. Gli ultimi in ordine di tempo a mettere piede nell'hotspot della maggiore isola delle Pelagie sono stati 113 migranti, il cui barcone è stato raggiunto in mare dalla motovedetta Cp 309 della Guardia costiera a 15 miglia a sud di Lampedusa.
La prefettura di Agrigento è al lavoro per predisporre un piano di trasferimenti che vedrà stamattina un gruppo di migranti lasciare l'isola per imbarcarsi sulla nave quarantena Atlas. Il piano ha già riguardato 40 minori non accompagnati che saranno sistemati oggi nel centro di accoglienza di Villa Sikania di Siculiana (Agrigento). Si prevede un fine settimana di fuoco iniziato venerdì con l'arrivo di 213 migranti a Lampedusa, ma gli sbarchi non riguardano solo la Sicilia. Ieri, infatti, un gruppo di 73 migranti egiziani, iracheni, iraniani e 2 ucraini (questi ultimi sono ritenuti gli scafisti insieme ad alcuni egiziani) sono sbarcati a Crotone. A intercettarli in mare e scortarli in porto sono state Guardia di finanza e Guardia costiera. In Sardegna sono arrivati in 13 su due barchini. Ma non finisce qui, perché si registrano anche delle richieste di Sos da parte di natanti che si trovano in area Sar Malta. Alarm Phone ieri parlava di 4 imbarcazioni con circa 300 persone a bordo in totale. «Tre barche sono alla deriva da ore scriveva su Twitter il call center per i migranti in difficoltà -. Le autorità sono informate, nessun soccorso in vista. Le persone fuggite dalla Libia chiedono aiuto urgente». È intervenuta la nave Geo Barents di Medici senza frontiere, che ha preso a bordo 54 migranti. In tre giorni la nave della Ong ha raccolto in mare 410 migranti e ha chiesto un porto sicuro a Malta e all'Italia. Coinvolto in un evento Sar anche un mercantile che ha soccorso un centinaio di persone.
Stando ai dati diffusi dal Viminale, aggiornati a venerdì, sono 15.375 i migranti sbarcati, a fronte dei 5.521 dell'anno precedente e dei 2.144 del 2019. È un anticipo nero di un'estate che si preannuncia hot sul fronte del flusso migratorio sulle nostre coste.
Tutto questo proprio mentre le maggiori isole tentano la ripartenza puntando sulle proprie risorse che, se per la sinistra sono i migranti, per la stragrande maggioranza dei cittadini sono rappresentate, per questi territori, dal turismo che fa leva sulle bellezze naturali, monumentali, artistiche e sull'enogastronomia.
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