L'Antitrust multa la coop dei taxi: non rispettata la concorrenza

RadioTaxi 3570 sanzionata con 140mila euro. La replica: "Decisione ideologica, ricorreremo"

L'Antitrust multa la coop dei taxi: non rispettata la concorrenza
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L'Antitrust ha multato RadioTaxi 3570. Il costo della sanzione non è di poco conto: più di 140mila euro. Il motivo è chiaro: i tassisti - dice l'Autorità garante della concorrenza e del mercato - dovrebbero poter accettare anche le chiamate che arrivano da piattaforme terze rispetto a ItTaxi, la piattaforma della cooperativa. E questo senza necessità di una vera e propria intermediazione. Il che sarebbe valido soprattutto per quelli che vengono chiamati momenti di «capacità produttiva eccedente». Per esempio quando l'offerta di taxi in servizio risulta superiore rispetto alla domanda degli utenti.

Tra gli attori che si occupano del settore, anche in via indiretta, che hanno accolto con favore la novità, c'è Federconsumatori. La multa «interviene su un punto relativo alla tutela della concorrenza e della libertà di mercato per impedire che si vengano a formare dei cartelli funzionali solo alla difesa corporativa di interessi», ha dichiarato il presidente Michele Carrus. E anche la politica ha voluto dire la sua sulla sanzione. «La multa di 140mila euro alla cooperativa Radiotaxi 3570 dall'Antitrust è paradigmatica: i tassisti antepongono interessi corporativi al servizio pubblico. Impedire a piattaforme terze di smaltire le richieste ha allungato i tempi di attesa e aumentato i costi per cittadini e turisti», ha dichiarato Raffaella Paita, senatrice d'Italia viva.

I renziani hanno invocato una riforma del sistema, attaccando ancora il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini.

Il leader della Lega, dopo i decreti attuativi che hanno dato nuova regolamentazione al settore, riordinandolo - decreti che erano attesi da anni e che sono stati il frutto del lavoro del governo guidato da Giorgia Meloni- ha individuato nelle «amministrazioni territoriali» la responsabilità di disservizi, quali le code «interminabili» a Roma, città che più di altre sembra soffrire di problematiche numeriche in relazione alle cosiddette auto-bianche. Anche il Codacons ha espresso soddisfazione per la decisione dell'Antitrust: «È evidente che limitare la concorrenza e imporre vincoli operativi ai tassisti ha effetti negativi diretti sull'offerta di taxi».

RadioTaxi ha annunciato il ricorso e ha parlato di «atteggiamento ideologico» da parte dell'Antitrust. La sanzione - ha fatto sapere il presidente del consorzio Loreno Bittarelli - è palesemente sproporzionata e aggressiva: si vuole ostacolare la libertà di scelta, ricorreremo».

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