Puntuali come l'arrivo delle stagioni, sono iniziati gli attacchi al centrodestra. L'idea che in Italia possa democraticamente vincere un partito che non sia rosso sembra non andar giù a tanti, per i quali la libertà di voto esiste solo quando è espressione delle loro idee. La coalizione compatta guidata da Berlusconi, Salvini e Meloni sembra avanzare a passi ampi e ben distesi verso la vittoria alle urne il prossimo 25 agosto, per costruire quel governo di centrodestra che manca da troppi anni Italia. Da Letta in giù, questo non può essere sopportato e quindi ecco che iniziano i "bombardamenti" mediatici tesi a screditare soprattutto Giorgia Meloni. Fratelli d'Italia è il partito che al momento raccoglie maggiori consensi nei sondaggi e la sua leader potrebbe diventare la prima donna di Palazzo Chigi.
Ed ecco che, anche dall'America, i dem iniziano a "spillare" contro la possibile ascesa di Giorgia Meloni alla carica di presidente del Consiglio in un governo di centrodestra. La leader di Fratelli d'Italia viene definita "post-fascista" e "campionessa del nazionalismo euroscettico". Ma viene anche instillato il dubbio che Giorgia Meloni possa fare delle aperture a Putin, ponendo ulteriormente la leader di Fratelli d'Italia sotto una cattiva luce in campo internazionale. In un articolo del New York Times ci si riferisce alla leader di FdI parlando di "agenda reazionaria" per quanto riguarda i temi di politica interna e, facendo riferimento al libro di Giogia Meloni, l'autore scrive: "Forse non bruceremo tutti insieme nel fuoco. Ma se l'estrema destra dovesse prendere il governo, in Italia o altrove, alcuni di noi sicuramente bruceranno". Lo stesso autore, nel suo editoriale, definisce "desolante" il futuro dell'Italia a guida centrodestra.
E si ipotizza che un governo di centrodestra possa minare la credibilità nazionale dell'Italia, dopo che Draghi, a detta del Nyt, è stato fatto cadere da una "ribellione populista, motivata da una presa opportunistica del potere". Come se si fosse trattato quasi di un colpo di Stato. E in merito ai sodaggi si spiega che "mostrano un'alleanza dominata da nazionalisti e populisti di estrema destra che è fortemente favorita per guidare l'Italia il prossimo autunno". Una circostanza che, secondo l'autore, "solleva preoccupazioni, ben oltre l'Italia". E non usa giri di parole l'inglese Financial times quando parla di "golpe populista" di cui sarebbe stato vittima Mario Draghi.
L'attacco a Giorgia Meloni è frontale e diretto, l'accusa di essere legata al fascismo è ricorrente negli articoli che vengono scritti contro la leader di Fratelli d'Italia, in continuo e martellante stillicidio di notizie negative che hanno il solo scopo di delegittimare la figura politica di Giorgia Meloni per impedirne la salita a Palazzo Chigi. Lo stesso fanno i media "amici" del centrosinistra e dell'intellighenzia rossa, non più abituati a ricorrere al sistema elettorale per l’elezione di un nuovo governo. Il discorso, purtroppo, è sempre lo stesso: il pensiero giusto è solo uno in Italia ed è quello che tende a sinistra. Tutto il resto, quello che agli ipotetici democratici non piace, è fascismo.
"Invece di preoccuparsi dei non pochi problemi di casa loro, i "democratici" d'oltre oceano si preparano a dare man forte alla sinistra italiana, che ci annoierà per l'intera campagna elettorale con il "pericolo" della destra al governo. Tutto molto prevedibile", ha commentato Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d'Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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