L'assalto a Kharkiv. Raid dell'aviazione: 400 vittime civili. Ma l'avanzata stenta

Bombardamenti a tappeto. La resistenza punta a rendere un inferno l'attacco, da oggi avrà lanciagranate, sistemi antiaerei e missili. Primi dubbi di Putin sul generale Gerasimov

L'assalto a Kharkiv. Raid dell'aviazione: 400 vittime civili. Ma l'avanzata stenta

Kiev diventa sempre più l'obiettivo primario di Putin che, anche nel sesto giorno di guerra, continua ad avere difficoltà a mettere le mani sugli altri territori dell'Ucraina. Colonne di veicoli corazzati hanno rallentato il ritmo dell'offensiva, accusando problemi soprattutto relativi all'approvvigionamento di carburante e munizioni. L'avanzata prosegue, ma a rilento, e i ritardi sulla tabella di marcia del generale Gerasimov (che non sembra più godere della fiducia incondizionata di Putin) vengono colmati dal continuo lancio di razzi contro le città. Missili che ancora una volta hanno colpito per lo più abitazioni private provocando vittime tra i civili.

L'Ucraina cerca di sfruttare il rallentamento degli invasori, che avrebbero il morale sotto gli scarponi, per rafforzare le proprie dotazioni militari sui fronti del Donbass e del mar d'Azov. Il ministro della Difesa Reznikov ha rivelato l'imminente arrivo di nuovo materiale bellico. Da oggi gli uomini del comandante in capo Zaluzhny avranno a disposizione un grande lotto di lanciagranate anticarro Javelin e obici, armi leggere, sistemi missilistici antiaerei portatili, moderni fucili da cecchino e 200 missili Stinger. In attesa della ripresa dei colloqui, la partita, sul campo, è ancora aperta e gli ucraini stanno adottando una strategia che potrebbe rivelarsi vincente: non respingere gli invasori, ma rendere infernale il tentativo di occupazione. Non a caso, dopo sei giorni i russi avrebbero perso (la fonte è il ministero della difesa di Kiev) più di 1.500 unità di equipaggiamento, tra le quali 29 elicotteri e quasi 200 carri armati. La resistenza viene sostenuta anche dalle parole di chi, come Olena Zelensky, moglie del presidente, ricorda ai suoi connazionali quanto sia prezioso l'orgoglio ucraino. «Non sono scappata. Sono qui con voi. Vi guardo in tv, per strada, su internet. Vedo i vostri post e video. Siete incredibili!». Un orgoglio ribadito anche da Oleksandr Shovkovskyi, il portiere della nazionale di calcio che affrontò gli azzurri di Lippi ai Mondiali del 2006, e la stella del pallone ucraino Oleg Blokhin. «Vinceremo noi. Tutto ciò che tocca Putin diventa male. Ma noi siamo il bene».

Il braccio di ferro prosegue. A Sud, le città di Kherson ed Energodar sono quasi circondate dalle truppe russe che hanno predisposto posti di blocco in uscita. Mentre è stato bombardato il centro di Vasylivka, nella regione di Zaporizhzhya. Le forze di Mosca hanno bloccato l'accesso dell'esercito ucraino al mar d'Azov, ad Est della Crimea. Le truppe meccanizzate, dopo aver fallito l'occupazione di Melitopol in quattro giorni di combattimenti, hanno aggirato la città, nell'estremo Sud, per dividersi e puntare su Mariupol a Est e su Zaporizia, in direzione Nord. Obiettivo la centrale nucleare di Energodar, la più grande d'Europa.

Sul fronte Est le forze separatiste di Lugansk e Donetsk sono avanzate per diverse decine di chilometri, congiungendosi con quelle russe. La città di Kharkiv, dove il coprifuoco è stato anticipato alle 16, continua a essere sotto assedio: ieri l'aviazione di Mosca ha compiuto due raid. In mattinata è stato distrutto l'edificio dell'amministrazione statale, dove sarebbero state uccise 8 persone. Nel pomeriggio il raid ha colpito tra le altre cose un palazzo residenziale di cinque piani, provocando almeno 7 vittime. Altre 24 persone sono rimaste ferite, di cui 11 ricoverate in ospedale, compreso un bambino. In serata le sirene hanno iniziato a suonare anche a Dnipropetrovsk, colpita da bombe a grappolo.

A Nord Chernihiv, la città simbolo della resistenza continua a non cadere nelle mani nemiche nonostante gli incessanti bombardamenti. Sono stati però rasi al suolo i villaggi limitrofi di Kiinka e Pavlivka. Video e foto apparse sui social mostrano una lunga fila di case bruciate, con persone che potrebbero trovarsi sotto le macerie. Per rafforzare il fronte Nord, i servizi segreti ucraini sono convinti che i russi stiano tentando un atto di provocazione nei confronti della Bielorussia, sotto falsa bandiera, per costringere Lukashenko a muovere verso l'Ucraina 300 carri armati.

Intanto il

Centro scientifico e tecnico statale per la sicurezza nucleare di Kiev rivela che l'esercito russo sta rischiando la vita nella zona di Chernobyl. «Si espongono e sono destinati ad ammalarsi di cancro nel giro di pochi anni».

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