Latina, lo stupratore fermato nella fabbrica abbandonata

Romeno, sbandato, ha rapito e abusato la sedicenne. Poi ha rubato un'auto e si è nascosto nello zuccherificio

Latina, lo stupratore fermato nella fabbrica abbandonata

Preso lo stupratore di Latina Scalo. Stava dormendo in una fabbrica abbandonata di componenti elettronici, la Mistral a Pontenuovo, frazione del comune di Sermoneta, sempre nella provincia pontina, quando gli agenti della squadra mobile l'hanno bloccato e ammanettato. Daniel Marcu Dragos, 30 anni, precedenti penali per rapina, furto e aggressione, già agli arresti domiciliari, non ha fatto un fiato quando l'hanno portato in questura per il primo interrogatorio ieri pomeriggio.

A ricostruire gli ultimi movimenti del giovane gli investigatori del capoluogo pontino. Nato a Bacau, in Romania, nel 2018 lascia la sua città dove saltuariamente fa il meccanico, Moinesti, per arrivare in Italia. Qui si stabilisce assieme a dei connazionali tra Latina e Doganella di Ninfa. «Martedì mi ha chiamato dicendomi di avere dei problemi con il padrone di casa - spiega il suo legale, l'avvocato Adriana Anzeloni - e che sarebbe stato costretto a lasciare l'appartamento in cui vive. Mi chiedeva cosa avrebbe potuto fare ma non abbiamo approfondito l'argomento».

Il giorno dopo Daniel Marcu è a fumare crack al secondo piano dello «Zuccherificio», uno stabilimento in disuso all'Intermodale di via delle Industrie che negli ultimi anni è diventato ricovero di piccoli delinquenti e disperati. Sbandato ma non troppo, il romeno. A vederlo sembra il ragazzo della porta accanto, quasi un coetaneo per Anna e Marco, due fidanzatini rispettivamente di 16 e 18 anni, arrivati nel tardo pomeriggio in quel posto desolato in cerca di intimità.

Ci parlano, lui offre da «fumare», loro rifiutano. Capiscono che quel ragazzo è strafatto di roba, hanno paura. E cercano di scendere le scale che portano sul piazzale dov'è parcheggiata la minicar con cui sono arrivati.

Daniel Marcu non ci sta, li insegue, li raggiunge e quando il 18enne è a tiro gli molla un pugno in faccia che lo manda a terra, privo di sensi. Anna urla, ma non c'è anima viva che possa aiutarla. La costringe a salire sulla macchinina e a partire a razzo verso le campagne attorno allo scalo merci. Loro si allontanano, Marco si riprende e chiama il 112. Le ricerche finiscono quattro ore dopo quando i poliziotti trovano la ragazzina in lacrime ancora all'interno dell'auto.

Un labbro spaccato, i segni della violenza su tutto il corpo. «L'aggressore - spiegano i sanitari dell'ospedale Santa Maria Goretti - non è riuscito ad avere un rapporto completo».

Inizia la caccia all'uomo. Daniel Marcu sembra svanito nel nulla. La coppia di giovanissimi lo riconosce subito dalle foto segnaletiche. L'aggressore è pregiudicato, tra l'altro, per aver picchiato tre donne romene e aver preso a bastonate, legato e rapinato un anziano dopo avergli spruzzato lo spray al peperoncino.

1l primo passo è un furto anomalo, quello dell'auto di un dipendente dell'hotel davanti alla stazione di Latina Scalo e di generi alimentari, che mette tutti in allerta. Ospite della struttura è proprio lui, Dragos. È qui che si rifugia dopo aver aggredito i ragazzi. Ed è sempre da qui che si allontana di nuovo, tra sabato e domenica, con la macchina appena rubata. Ma fa pochi chilometri. Fino all'ex Mistral di Sermoneta dove viene trovato e fermato. Per lui le accuse vanno dall'aggressione, lesioni personali, sequestro di persona e abusi su minore.

I genitori dei ragazzi come l'intera comunità pontina tirano un sospiro di sollievo.

Le foto dell'aggressore circolavano da giorni sui social con la speranza di trovarlo prima che potesse allontanarsi, e in decine hanno organizzato ronde per poterlo acciuffare e consegnarlo alle forze dell'ordine. «Un balordo - raccontano al bar della stazione - che si vedeva spesso alla sala scommesse».

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