Laura Castelli, classe 1986, è una deputata italiana del Movimento 5Stelle ma è soprattutto il viceministro dell'economia dell'attuale esecutivo. Torinese, laureata in economia, è in carica dal 21 marzo 2019 come vice di Roberto Gualtieri. Si è raccontata al Corriere della Sera ma, soprattutto, ha raccontato della sua passione per i tatuaggi, inusuale per una carica istituzionale del suo calibro, sempre ben nascosti dietro completi rigorosi e consoni al suo ruolo.
Il primo tatuaggio di Laura Castelli risale a poco meno di 15 anni fa quando, a vent'anni, decise di tatuarsi una barca a vela sulla caviglia sinistra. Un disegno di piccole dimensioni per incidere per sempre sulla pelle la sua più grande passione: "Da bambina andavo nelle colonie della Telecom. Un anno, invece del campeggio, andammo a imparare vela. È iniziata lì, a 14 anni, una passione che per me non è mai finita. Non vedo l’ora di prendermi una settimana per sentire solo vento e mare". Per Laura Castelli ogni tatuaggio è un simbolo, un pezzo di vita da tenere per sempre con sé. L'ultimo lo avrebbe dovuto fare nelle settimane precedenti, lo aveva prenotato prima del lockdown che poi ha immobilizzato il Paese. Un tatuaggio molto importante, sia per le dimensioni che per il significato: "Sarà su tutto il braccio destro e ritrarrà il quadro de «Il sonno di Giacobbe» di cui m’innamorai a Villa Farnese". A questo dipinto, Laura Castelli attribuisce un significato profondo: "l messaggio è quello della ricerca senza fine del legame tra uomo e mondo celeste". La nuova data per sottoporsi al trattamento permanente è stata fissata a luglio.
Non è il primo tatuaggio di grandi dimensioni per il viceministro dell'economia che sulla schiena, verso la spalla destra, ha tatuato i suoi due gatti, Elio e Pippo, adottati appena comprata casa. "Sono un po’ megalomane con le dimensioni: sono di 15 cm", ha specificato Laura Castelli, che sembra non essersi mai pentita dei tatuaggi fatti, nemmeno di quelli dedicati ad amori ormai finiti. Sulla punta della spalla destra spunta una trinacria, il simbolo della Sicilia, una scelta bizzarra per una torinese come lei. "È la terra di mia madre, che è quella cui sono più legata", ha spiegato il viceministro. Sul polso di Laura Castelli, poi, un monito al quale dice di attenersi costantemente nello svolgimento del suo lavoro: "La penna della dea Maat, che significa Verità e Giustizia. È sempre bene ricordarselo, soprattutto se entri in Parlamento tutti i giorni".
Il tatuaggio più grandei di Laura Castello, però, è un albero della vita sulla schiena, lungo ben 35 centimetri.
Ce n'è poi, uno, del quale nemmeno sua nonna è a conoscenza perché Laura Castelli teme di mostrarglielo. Si tratta di un teschio con la corona, tatuato sulla coscia destra e realizzato a Palermo: "Mia nonna ancora non lo sa. Ma significa: incorona la vita e dalle onore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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