Le contraddizioni di Matteo Renzi e dei renziani diventano ancor più evidenti dopo le nomine del cosiddetto 'sottogoverno'. Basta leggere la lista dei viceministri per vedere che Laura Castelli è stata riconfermata viceministro all'Economia, mentre Anna Ascani ricopre lo stesso ruolo all'Istruzione.
Non ci sarebbe nulla di meno. In teoria rientra tutto nella logica spartitoria delle poltrone, se non fosse che non è facile essere dimenticati dalla rete. Renzi, infatti, il 14 febbraio di quest'anno, in occasione della presentazione del suo libro, non esitò a definire Laura Castelli una "cialtrona". "Io ricordo lo scontro tv tra la Castelli e Padoan. Alla professionalità del nostro onorevole la Castelli ha risposto 'Questo lo dice lei'. Studi cialtrona, studi cialtrona, studi cialtrona", disse parlando di una discussione che i due politici ebbero a Porta a Porta. Un dialogo definito "la summa della cialtroneria dei Cinquestelle.
La renziana Anna Ascani,
invece, il 18 luglio scorso attaccò Massimo D'Alema che si era espresso a favore dell'apertura al M5S: "D'Alema e i 5 Stelle. Non c'è bisogno di aggiungere molto altro. Se vogliono fare l'accordo, se lo facciano #senzadime".
Oggi c’è una intervista a Massimo D’Alema in cui dice che dobbiamo aprire al Movimento 5 Stelle. D’Alema. D’Alema e i 5 stelle. Non c’è bisogno di aggiungere molto altro.
— Anna Ascani (@AnnaAscani) July 18, 2019
Se vogliono fare l’accordo, se lo facciano #senzadime
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