L'avidità decapiterà una dinastia

Questa non è cronaca triste di contesti disagiati o depressi ma la miserabile e acida storia di una grande famiglia, gli Agnelli, con una svolta che potrebbe preannunciare sviluppi ancora più clamorosi, tutti relativi all'eredità di Gianni Agnelli e di sua moglie Marella

L'avidità decapiterà una dinastia
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Può accadere che una madre ottenga il sequestro dei beni dei propri figli. La letteratura è piena di liti, contenziosi sull'eredità di qualunque entità essa sia. Questa non è cronaca triste di contesti disagiati o depressi ma la miserabile e acida storia di una grande famiglia, gli Agnelli, con una svolta che potrebbe preannunciare sviluppi ancora più clamorosi, tutti relativi all'eredità di Gianni Agnelli e di sua moglie Marella. Maneggi avvilenti per sottrarsi ai doveri nei confronti del fisco, comportamenti delinquenziali, sotterfugi e meschinità realizzati con la complicità di professionisti pronti a prestarsi a sottoscrivere documenti che alla luce delle indagini e delle testimonianze, risultano falsificati, come in un copione di mediocre cronaca nera, un'azione delittuosa approfittando del compromesso stato fisico di donna Marella, una vile frode che macchia l'immagine araldica, in passato tenuta sotto traccia ma che ultimamente ha riguardato altri membri del ramo, Andrea Agnelli è sotto processo per l'attività contabile della Juve. Sembra il definitivo tramonto di una dinastia che, per anni, aveva goduto di privilegi, sovvenzioni e coperture, politiche e mediatiche ma che, infine, si ritrova spogliata, nuda dinanzi a responsabilità gravi che non riguardano soltanto la sfera personale patrimoniale di John, Lapo e Ginevra ma potrebbero avere anche pesanti ricadute sulle imprese di famiglia. Il contenzioso tra Margherita e i tre figli non ha mai avuto una possibilità di accordo, la morte di Gianni prima e di Umberto dopo ha aperto una voragine nella quale Margherita si è lanciata, pretendendo quello che le era stato tolto, a sua insaputa. La stessa Margherita era arrivata a portare in tribunale la madre ribadendo come la vicenda avesse assunto contorni non immaginabili. Le voci di Torino mormorano che la decisione della Procura sia soltanto il primo passo di una causa con risvolti ancora più pesanti della confisca.

Se si arrivasse alla condanna, John sarebbe costretto a rassegnare le dimissioni dai ruoli apicali occupati, da Exor a Stellantis, da Ferrari a Juventus, secondo i codici etici delle società quotate. Siamo solto all'inizio di una vicenda che, per l'avidità degli eredi e il loro comportamento truffaldino, può segnare la fine della storia di una famiglia sovrana.

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