Il sogno dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'amato, è quello di vaccinare tutta la popolazione della sua regione, ad esclusione della fascia 0-16 anni, entro ferragosto. «Sono 4 milioni di persone», dice parlando a Un giorno da pecora su RaiRadio1. È un obiettivo che il buon andamento della campagna vaccinale nel Lazio rende credibile. Sempre che non ci siano intoppi con l'arrivo delle dosi.
L'immunizzazione degli anziani, intanto, procede a buon ritmo. È la Regione con la copertura vaccinale degli over 80 anni più estesa: per ora l'80% ha già avuto la prima dose e il 50% anche la seconda, tanto da poter prevedere di aver vaccinato l'intera categoria entro metà di aprile. Fin dall'inizio il Lazio ha scelto di procedere copiando dai più bravi, gli israeliani, procedendo con il criterio anagrafico e le prenotazioni on line, con la piattaforma web della Pisana che dal 1 febbraio ad oggi ha lavorato oltre un milione di prenotazioni e un call center dedicato agli assistiti meno digitali, circa il 12 per cento del totale. Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ne ha parlato a Rai Radio 1: «Abbiamo preferito il metodo Israele, dando la priorità a chi rischiava di morire per il Covid. C'è una certezza già: avremo nei prossimi giorni un calo sensibile della mortalità, perché nei mesi passati ha riguardato le persone più anziane. C'è un tema etico, è eticamente giusto scommettere sul fattore età». L'unico ostacolo sono le incertezze sui flussi degli arrivi dei vaccini e la necessità di bilanciare le somministrazioni con i richiami, perché è inutile correre se poi nei magazzini non ci sono le seconde dosi. Per il resto la campagna vaccinale nel Lazio è ben rodata e da ieri sono partite le prenotazioni per la fascia di età compresa tra i 66 e i 79 anni. A seguito del protocollo firmato tra il ministro della Salute Roberto Speranza, la Regione e i farmacisti, chi ha tra i 55 e i 60 anni dal prossimo 20 aprile si potrà vaccinare in farmacia con il siero Johnson&Johnson, in arrivo in Italia a metà del mese. Anche in questo caso il problema sono le dosi. «Il numero delle farmacie è talmente enorme - spiega infatti Zingaretti - che o c'è il vaccino o le dosi annunciate bastano per pochi giorni». Con il monodose della J&J si punta ad accelerare ulteriormente la campagna con una ventina di inoculazioni giornaliere a farmacia. L'appuntamento si potrà prenotare sul portale Salute Lazio, scegliendo la farmacia più vicina tra quelle che hanno aderito all'iniziativa e che verranno rifornite periodicamente delle fiale necessarie dalle Asl.
I farmacisti avranno seguito un corso di abilitazione indetto dall'Istituto Superiore di Sanità per acquisire le competenze necessarie alla somministrazione. Dopo l'iniezione sarà necessario rimanere in osservazione un quarto d'ora. Gli assistiti riceveranno un foglio di avvenuta vaccinazione, mentre il farmacista inserirà i dati nel sistema informatico regionale.
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