Prima auspicato, poi paventato, infine avvenuto, il sorpasso da parte dei Conservatori e Riformisti ai liberal di Renew al parlamento europeo è diventato realtà. Ieri a Bruxelles, al termine della riunione allargata dell'Ecr, è stata annunciata l'adesione di nuovi europarlamentari al gruppo presieduto da Giorgia Meloni che arriva a quota 83 superando ufficialmente Renew (80 seggi) e diventando il terzo gruppo europeo dopo il Ppe e i socialisti.
Hanno formalmente aderito all'Ecr undici nuovi deputati europei: Kristoffer Storm del partito democratico danese (Danmarksdemokraterne); Ivaylo Valchev del partito bulgaro «C'è un popolo simile» (ITN); Aurelijus Veryga del partito Unione lituana degli agricoltori e dei verdi (Lietuvos valstiei ir alij sjunga); Claudiu-Richard Tarziu, Gheorghe Piperea, Maria-Georgiana Teodorescu, Adrian-George Axinia e Dimitrie Sturdza, dell'Alleanza per l'Unione dei Romeni (Aliana pentru Unirea Românilor, AUR) e gli eurodeputati francesi Marion Maréchal, Guillaume Peltier e Laurence Trochu che hanno lasciato Reconquête per formare un nuovo partito conservatore insieme a Nicolas Bay che era già membro del gruppo dopo la rottura con Eric Zemmour.
Si tratta di un dato politico rilevante che sposta gli equilibri dell'Europarlamento verso destra e rende ancor più difficile escludere i conservatori dalle scelte inerenti le principali caselle delle istituzioni europee. Immaginare, alla luce di questi numeri, di spostare il baricentro della maggioranza europea verso sinistra con un allargamento ai verdi significherebbe non tenere in considerazione la crescita dei conservatori con tutte le conseguenze del caso.
Per i liberal di Renew, oltre al danno con l'esclusione degli europarlamentari italiani a causa del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento di Calenda e Renzi, è così arrivata anche la beffa del sorpasso dei conservatori.
L'annuncio delle nuove adesioni arriva pochi giorni dopo il primo allargamento dell'Ecr con l'arrivo di una pattuglia di europarlamentari conservatori: dalla Croazia Stjepo Bartulica del Movimento per la Patria (Domovinski Pokret); da Cipro Geadis Geadi del Fronte popolare nazionale (Ethniko Laiko Metopo, ELAM); e dalla Lettonia, Reinis Poznaks della Lista Unita (Apvienotais Saraksts, AS). Inoltre con Fernand Kartheiser del Partito Riformatore Democratico Alternativo (Alternativ Demokratesch Reformpartei, ADR), i conservatori hanno aggiunto per la prima volta anche un delegato del Lussemburgo. Dalla Finlandia è stato accolto nel Gruppo anche il neoeletto Sebastian Tynkkynen del Partito dei finlandesi (Perussuomalaiset). Sempre ieri la delegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo (composta da 24 europarlamentari e la più consistente del gruppo seguita dai polacchi del Pis) ha rieletto per acclamazione Carlo Fidanza come capodelegazione.
Rimangono ancora aperte alcune questioni tra cui l'adesione o meno di Orbán nell'Ecr ma è indubbio che la notizia di ieri rafforza Giorgia Meloni anche nelle trattative nel Consiglio europeo in cui, con il terzo gruppo alle sue spalle, può trattare da una posizione più rafforzata.
Non sono inoltre esclusi nuovi arrivi poiché la composizione definitiva del gruppo Ecr sarà decisa il 26 giugno quando verrà
eletto l'Ufficio di presidenza in vista della prima sessione plenaria a Strasburgo a metà luglio. A fine giornata il Ppe ha eletto Manfred Weber come presidente del gruppo. Congratulazioni anche dal vicepremier Antonio Tajani.
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