Legge elettorale, il Pd propone il modello tedesco corretto: 50% proporzionale, 50% maggioritario

In commissione Affari costituzionali il Pd decide di puntare sul sistema elettorale tedesco "corretto", con un 50% dei seggi assegnati col proporzionale e il 50% col maggioritario. In pratica respinge la proposta di Berlusconi

Legge elettorale, il Pd propone il modello tedesco corretto: 50% proporzionale, 50% maggioritario

Alla fine il Partito democratico ha deciso il modello su cui puntare per la nuova legge elettorale: un sistema tedesco "corretto", che preveda l'assegnazione dei seggi al 50% con il sistema proporzionale e al 50% con il maggioritario. È questa la scelta del partito di Renzi in commissione Affari costituzionali. La soglia di sbarramento che i democratici vorrebbero introdurre sarebbe del 5%. La linea trapela dopo l'incontro tra il Pd e il relatore delle legge elettorale (e presidente della commissione Affari Costituzionali) Andrea Mazziotti. Dopo il vertice tra la delegazione Pd - formata dal capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato e dal deputato Emanuele Fiano - e Mazziotti, hanno preso il via i lavori della commissione, dove viene presentato il testo base.

In pratica il Pd risponde con un secco no alla proposta di Forza Italia (l'Italicum corretto) avanzata ieri: "Via le preferenze, via il maggioritario, così Berlusconi vuole un altro porcellum. Noi no", tuona su Twitter Matteo Richetti, stretto collaboratore di Renzi.

La spaccatura è forte. Anche perché poco prima Silvio Berlusconi aveva indicato i" criteri che Forza Italia considera necessari per andare al voto: gli stessi dichiarati nel nostro comunicato del 1° febbraio scorso e approvati dai nostri gruppi parlamentari. 1) Occorre una legge elettorale che consenta un’effettiva corrispondenza fra il voto espresso dagli italiani e la rappresentanza in parlamento, evitando correttivi maggioritari; 2) Forza Italia ribadisce anche la necessità di leggi elettorali organiche, omogenee e fra loro coerenti, fra Camera e Senato, come più volte raccomandato dal Capo dello Stato; 3) Forza Italia considera infine necessario che il rapporto fra elettori ed eletti sia garantito attraverso strumenti chiari e realmente efficaci, evitando in ogni caso il ricorso al voto di preferenza".

Nel primo giro di interventi di tutte le forze politiche in commissione Affari costituzionali della Camera, solo la Lega ha aperto alla proposta targata Pd. Il leghista Giancarlo Giorgetti ha detto che per la Lega il sistema proposto dal Pd può andare bene, purché si faccia presto. Del resto, ha ricordato Giorgetti, la Lega si era detta favorevole al Mattarellum, e la proposta del Pd è in sostanza un Mattarellum corretto, sarebbe stata l’argomentazione dell’esponente del Carroccio. Dunque, al momento in commissione la proposta del Pd vedrebbe i voti favorevoli dei Dem, della Lega e dei Verdiniani, autori a suo tempo di una proposta che rispecchia molto quella avanzata oggi dal partito di Renzi.

Francesco Paolo Sisto (Forza Italia) ha ribadito la linea del partito: un sistema proporzionale senza alcun correttivo maggioritario. Ne consegue un no netto alla proposta avanzata oggi dal Pd. Del resto, viene ricordato, il partito di Berlusconi è stato da sempre contrario al Mattarellum e la proposta del Pd è di fatto un Mattarellum corretto.

Il Pd ha chiesto che il testo base sulla legge elettorale contenga dei correttivi maggioritari.

E ha proposto una sorta di Mattarellum corretto, "ma ci rimettiamo alle decisioni che prenderà il relatore e non faremo ostruzionismo, non ostacoleremo il percorso", ha garantito il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali della Camera, Emanuele Fiano, che tuttavia ha tenuto a specificare: "Noi vogliamo dei correttivi maggioritari e per senso delle istituzioni rispetteremo il testo base del relatore, ma ci terremo le mani libere" di intervenire con emendamenti.

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